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Etiopia, raid forze governative su scalo Mekele, pericolo per volo Onu che non atterra

Nuovi bombardamenti nel Tigray fanno salire la tensione in Etiopia. Fonti di stampa locale parlano di continui raid delle forze di Addis Abeba che hanno colpito anche l’aeroporto  di Mekele costringendo un volo delle Nazioni Unite a non atterrare.
L’attacco del
l’esercito etiope ha dunque impedito che il carico umanitario dell’Onu arrivasse nella capitale della regione del Tigray.
Due operatori, che hanno chiesto l’anonimato hanno manifestato grande sconcerò per l’azione militare che, secondo il portavoce del governo etiope, Legesse Tulu, “gli attacchi aerei hanno avuto come bersaglio un centro d’addestramento militare ora utilizzato come centro della rete di battaglia delle forze tigrine.”.
Non la pensano così i testimoni sul posto.
Se fosse stata deliberata, l’azione delle forze di Addis Abeba sarebbe una decisa escalation nelle tattiche d’intimidazione che le autorità etiopi utilizzano contro gli operatori umanitari, nel contesto della guerra in Tigray.
Negli ultimi mesi, il governo del premier Abiy Ahmed Ali ha accusato i gruppi umanitari di sostenere le forze tigrine e lo scorso mese ha espulso sette membri dell’Onu, accusandoli senza prove di aver ‘gonfiato’ la dimensione della crisi in Tigray. Le autorità hanno anche sottoposto gli operatori umanitari sui voli delle Nazioni unite a pesanti perquisizioni, imponendo quello che l’Onu ha definito un “blocco umanitario di fatto”

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