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Etiopia, Abiy Ahmed stravince elezioni, pesa mancato voto Tigray

La commissione elettorale dell’Etiopia ha annunciato oggi che il Partito della Prosperità del premier Abiy Ahmed ha ottenuto una schiacciante maggioranza, con 400 seggi su 436, nelle elezioni parlamentari che si sono svolte lo scorso 21 giugno.
Rinviate due volte, le elezioni non si sono potute svolgere in diverse zone del Paese a causa della violenza e della situazione di instabilità, nel pieno del conflitto nella regione del Tigray e nel mezzo di crescenti tensioni in altre aree del Paese.
Sono state le prime elezioni da quando ad aprile 2018 è salito al potere il premio Nobel per la pace per l’accordo di due anni fa con l’Eritrea, che ha presentato il voto come il “primo tentativo del Paese di tenere elezioni libere e giuste”.
Ma gli arresti di oppositori e la situazione di insicurezza scaturite dalle sue decisioni nel Paese dicono altro.
Ma il dato che emerge dal voto è chiaro: il primo ministro etiope ha stravinto le elezioni e ha una maggioranza schiacciante. Il “Partito della prosperità” dunque, nonostante le perplessità di alcune voci amhara autorevoli, conferisce così ad Abiy Ahmed un altro mandato di cinque anni.
Tuttavia, un quinto del paese non è riuscito a svolgere il voto complessivo a causa di insicurezza e problemi logistici.
in particolare non si è potuto votare  nel Tigray devastato dalla guerra, dove molte migliaia di persone vivono in condizioni di carestia e di violazione dei diritti umani.
Un nuovo  turno elettorale è stato indetto per il 6 settembre nelle zone colpite dalle emergenze, ma non per il Tigray.

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