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Eswatini: decine di manifestanti uccisi, 150 feriti e centinaia di arresti

Nell’ultima monarchia assoluta africana, Eswatini, la repressione contro le manifestazioni per la democrazia è sempre più feroce ed è più difficile trasmettere informazioni a causa del blackout sulle comunicazioni imposto dal governo, che riguarda anche Internet.
Le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 20 persone e altre sei che avevano partecipato alle proteste risultano disperse. I feriti da armi da fuoco, ricoverati negli ospedali di Mbabane e Manzini, sono almeno 150.
Centinaia di manifestanti sono stati arrestati e incriminati per reati previsti dalla Legge sulla sedizione e sulle attività sovversive, che risale al 1938, o ai sensi della Legge contro il terrorismo del 2008.

Le proteste erano iniziate un mese fa, guidate dai giovani attivisti, dopo la morte di uno studente universitario, Thabani Nkomoye, nelle mani della polizia.

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