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EAC, Comunità dell’Africa orientale: vertice straordinario a Bujumbura per la ripresa dei negoziati nell’est della RDCongo

Venerdì 3 febbraio, pochi istanti dopo il decollo di Papa Francesco da Kinshasa per Juba, il presidente del Burundi Evariste Ndayishimiye ha convocato per il giorno seguente, 4 febbraio, una riunione d’urgenza dei Capi di Stato dell’EAC (East African Community) a Bujumbura per “lavorare per ridurre le tensioni tra Kinshasa e Kigali”, in particolare dopo l’espulsione da Goma di tre militari rwandesi appartenenti al contingente dell’EAC, a fine gennaio:

Sabato mattina, dunque, all’aeroporto internazionale di Bujumbura sono arrivati tutti i presidenti dell’organizzazione, accolti con tutti gli onori da parte delle autorità burundesi e non senza soddisfazione per la presenza sia di Paul Kagame del Rwanda che di Félix Tshisekedi della RDCongo, che solo una settimana prima si erano evitati ad un vertice a Doha, negli Emirati Arabi Uniti. Si è trattato del 20° summit straordinario della Comunità e, oltre al Segretario Generale dell’organizzazione, il keniano Peter Matuki, all’attuale coordinatore, il presidente burundese appunto, e ai due già citati presidenti rwandese e congolese, vi hanno partecipato i presidenti dell’Uganda Yoweri Museveni, del Kenya William Ruto e della Tanzania Samia Hassan; assente giustificato il presidente del Sud Sudan Salva Kiir, per la concomitante visita del Pontefice a Juba, capitale del suo Paese, sebbene sia stato rappresentato dal ministro degli esteri Deng Kuol.

Nel pomeriggio, al termine del vertice, i Capi di Stato della regione hanno emesso un comunicato, letto in inglese e swahili dal segretario generale Matuki, in cui chiedono un immediato cessate il fuoco tra l’M23 e le FARDC, che hanno continuato a scontrarsi anche nei giorni del soggiorno congolese di Papa Francesco, soprattutto nel territorio di Masisi, Nord Kivu. Il documento, inoltre, ha annunciato anche un’imminente riunione dei capi di stato maggiore dell’EAC entro la prossima settimana, nonché il dispiegamento di ulteriori truppe della Forza Regionale già presente nelle province orientali della RDC.

Il summit non ha deciso nulla di particolarmente concreto, tuttavia ha insistito ancora una volta sulla necessità di ripristinare il dialogo tra le parti interessate, cioè tra tutti i gruppi ribelli e l’esercito regolare congolese, ma più ampiamente tra la Repubblica Democratica del Congo e il Rwanda. Il burundese Ndayishimyie, attuale presidente dell’EAC, verificherà il rispetto di queste direttive e, in caso di loro violazione, comunicherà le misure che saranno prese insieme agli altri Capi di Stato.

Al di là del pur importante ritorno al dialogo diplomatico regionale, questo 20° vertice straordinario dell’EAC a Bujumbura ha permesso due risultati importanti, sebbene ancora simbolici. Il primo è la ripresa degli incontri de visu tra i Presidenti Tshisekedi e Kagame, i cui scontri verbali a distanza nelle ultime settimane erano diventati sempre più aspri. Il secondo è la stretta di mano calorosa tra Kagame e Ndayishimiye, dal momento che anche Rwanda e Burundi da molti anni vivono tensioni periodiche, reciproche provocazioni alla frontiera e scambi economici e sociali a singhiozzo. Le foto del loro incontro privato, dopo il vertice comunitario, sono state diffuse dagli account twitter ufficiali delle rispettive presidenze:

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