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Covid – 19, Africa centrorientale: 39 Ong chiedono assistenza per richiedenti asilo

Amnesty International, Oxfam e altre 37 Ong hanno sollecitato i governi del Corno d’Africa e dell’Africa centrorientale a riaprire le frontiere e garantire cure mediche e assistenza ai rifugiati durante la pandemia da Covid-19.
 
Gli stati di queste regioni ospitano circa 4.600.000 milioni di richiedenti asilo e rifugiati e vantano una lunga storia di accoglienza e protezione. In Uganda ce ne sono 1.420.000, in Sudan 1.089.000, in Etiopia 763.000 e il Kenya 494.649.
 
Ma con la chiusura delle frontiere a partire da marzo, molte persone sono rimaste intrappolate lungo i confini senza protezione. Il Kenya, ad esempio, ha chiuso i confini con Somalia e Tanzania il 16 maggio a volte rimandando indietro chi era riuscito a entrare nel suo territorio.
 
Un piccolo segnale è arrivato il 16 giugno dall’Uganda, che ha deciso di consentire l’ingresso a 10.000 sfollati bloccati alla frontiera con la Repubblica Democratica del Congo sin da maggio.
 
Però da un altro lato del confine, quello col Sud Sudan, centinaia di sfollati dai nuovi scontri scoppiati in Equatoria centrale hanno urgente bisogno di cure mediche, alloggi, cibo e acqua potabile.
 
Da qui l’appello ai governi di riaprire le frontiere pur mantenendo tutte le condizioni di sicurezza, ad esempio eseguendo tamponi e imponendo la quarantena ove necessario.
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