vai al contenuto principale

RDCongo: almeno 20 morti in un agguato ribelle nel territorio di Kwamouth

Nella mattina di lunedì 26 giugno, nel villaggio di Mulinu, nel territorio di Kwamouth, nella provincia di Mai-Ndombe, nell’ovest della Repubblica Democratica del Congo, i miliziani Mobondo hanno ucciso più di 20 persone. Come riportato dalla stampa locale, le vittime sono commercianti del villaggio di Boku, a cui gli aggressori hanno teso un’imboscata mentre si recavano ad acquistare prodotti agricoli.

Come ha riferito Guy Musomo, deputato nazionale eletto proprio nel territorio di Kwamouth, “Nel villaggio di Mulinu c’erano dei giovani che andavano a prendere i loro sacchi di manioca per caricarli su un veicolo. Lungo la strada hanno incontrato gli assalitori Mobondo che li hanno attaccati. Il bilancio è di quasi 20 persone uccise con armi da fuoco”.

L’agguato è avvenuto nel giorno in cui è cominciato l’esame di stato per gli studenti e le studentesse congolesi, dacché – ha proseguito il deputato – quasi due terzi degli alunni del territorio di Kwamouth non hanno superato l’esame a causa di quanto accaduto.

Kwamouth è ormai una zona di guerra almeno dal giugno 2022, quando si è accentuato il conflitto tra le comunità Teke e Yaka, con frequenti incursioni della milizia Mobondo, che si è anche estesi a tutte le province della zona corrispondenti all’ex Grand Bandundu, quindi anche nelle regioni di Kinshasa e in parte del Kongo Central. Secondo la ong “Human Rights Watch”, tra giugno 2022 e marzo 2023, nel territorio di Kwamouth, il conflitto ha causato la morte di almeno 300 persone.

L’ultimo attacco nella regione di Mai-Ndombe risale a maggio, quando almeno undici persone furono uccise dai miliziani Yaka, comunemente noti come Mobondo. Questo conflitto riguarda i Teke, che si considerano originari e proprietari dei villaggi situati lungo il fiume Congo, e gli Yaka, venuti ad insediarsi dopo di loro.

Ulteriore effetto collaterale dell’eccidio è il rinvio dell’avvio delle operazioni di registrazione degli elettori per le votazioni presidenziali del prossimo dicembre 2023: in questa parte della RDC era inizialmente prevista per il 25 giugno, ma è stata rimandata a data da destinarsi, poiché la situazione è molto tesa e la sicurezza non è garantita.

Torna su