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Migranti, 34 anni l’omicidio di Jerry Masslo. Grazie a lui arrivarono i primi diritti

Sono trascorsi 34 anni dalla morte di Jerry Essan Masslo, il rifugiato sudafricano, amico e ospite della Comunità di Sant’Egidio che il 25 agosto del 1989 fu ucciso per rapina nella povera baracca dove viveva insieme ai suoi compagni per la raccolta dei pomodori. Il suo omicidio commosse l’Italia provocando la prima grande manifestazione antirazzista dell’ottobre 1989 e suggerendo i primi provvedimenti legislativi nei confronti degli immigrati.
Oggi, alle 17.30, Sant’Egidio, insieme ad altre associazioni, si riunirà al cimitero di Villa Literno per commemorare la vita e il tragico destino di Masslo. La sua memoria è un richiamo costante a combattere le leggi ingiuste, l’odio e l’intolleranza che costringono molte persone a vivere ai margini della società. Ma è anche un impegno quotidiano per proteggere, più in generale, i diritti delle persone più vulnerabili che lavorano nelle nostre campagne, un richiamo a combattere lo sfruttamento, il caporalato e l’invisibilità di tanti che contribuiscono, in condizioni molto dure, alla nostra economia.

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