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Algeria, due giornalisti condannati a un anno di carcere. I legali: verdetto senza prove

Il tribunale di Orano, nell’Algeria occidentale, ha condannato i giornalista e attivisti per i diritti umani Said Boudour e Noureddine Tounsi a un anno di prigione e al pagamento di 550 mila dinari (circa 170 mila euro).
Lo ha annunciato il Comitato nazionale per la liberazione dei detenuti (Cnld). Il verdetto è stato emesso in assenza dei due imputati. Attualmente Boudour è in libertà dopo essere stato rilasciato nell’ottobre 2019 dopo la detenzione in regime di carcerazione preventiva, mentre Noureddine Tounsi si trova in carcere dal settembre 2020. “Considerando che si tratta di una sentenza in contumacia, gli imputati possono opporsi al verdetto pronunciato”, ha detto il loro avvocato, Farid Khemisti.
Un’altra udienza sarà fissata davanti allo stesso tribunale. Durante il processo svoltosi il 27 ottobre, la Procura del tribunale di Orano aveva chiesto due anni di reclusione per i due imputati. Il giornalista indipendente Boudour è accusato di “minare il morale delle truppe dell’esercito”, “attaccare l’integrità del territorio nazionale”, “invocare la disobbedienza civile”, “ricatto” e “insulto”. Da parte sua, Tounsi è accusato di “fornire informazioni ad agenti di una potenza straniera e divulgazione di segreti aziendali”.

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