Il 28 aprile Jacob Ngaribhume, leader del partito di opposizione “Transform Zimbabwe”, è stato condannato a quattro anni di carcere, di cui uno sospeso, per aver organizzato e diretto la giornata nazionale di protesta del 31 luglio 2020 contro la corruzione e in favore dei diritti sociali ed economici.
Il tribunale di Harare lo ha giudicato colpevole di aver incitato alla violenza invitando, dal suo profilo Twitter, le persone a prendere parte alle manifestazioni, che si svolserò in modo del tutto pacifico e nondimeno vennero stroncate con violenza dalle forze di sicurezza.
Il fatto che la giustizia dello Zimbabwe costringa un esponente dell’opposizione politica a trascorrere tre anni in carcere solo per aver esercitato i suoi diritti alla libertà di espressione e alla libertà di protesta pacifica la dice lunga sulla volontà delle autorità di Harare di stroncare ogni voce dissidente.