Il 7 agosto 2024, la Tunisia ha vissuto un cambiamento politico significativo quando il presidente Kais Saied ha destituito il Primo Ministro Ahmed Hachani, che era in carica da poco più di un mese. Hachani, infatti, era stato nominato il 1º agosto 2023 per sostituire Najla Bouden, anch’essa rimossa senza spiegazioni ufficiali dalla presidenza.
La destituzione di Hachani è avvenuta in modo improvviso e inaspettato, lasciando molti osservatori sorpresi. A sostituirlo è stato chiamato Kamel Maddouri, un politico di 50 anni che aveva precedentemente ricoperto il ruolo di ministro degli Affari sociali. Poche ore prima del suo licenziamento, Hachani era apparso in un video per fare un bilancio sui progressi compiuti dal suo governo, nonostante le difficoltà legate al contesto internazionale. In questo intervento, Hachani aveva sottolineato i risultati ottenuti dal suo governo, in particolare la sicurezza alimentare ed energetica del Paese, ma il suo discorso sembrava non suggerire alcuna consapevolezza di un imminente cambiamento al vertice del governo.
La decisione di Saied di rimuovere Hachani è avvenuta in un momento politico delicato per la Tunisia, segnata da tensioni crescenti e critiche al governo riguardanti i tagli all’acqua e all’elettricità. Mentre il governo aveva giustificato questi problemi come conseguenza della siccità, Saied ha dichiarato che si trattava di atti di sabotaggio contro lo Stato.
Questo rimpasto governativo arriva a poche settimane dalle elezioni presidenziali del 6 ottobre 2024, in cui Saied cercherà di ottenere un nuovo mandato. La destituzione di Hachani potrebbe essere interpretata come un tentativo di Saied di rafforzare la sua posizione politica e di prepararsi meglio alle sfide elettorali imminenti. Tuttavia, la mossa ha aggiunto ulteriore incertezza al già instabile scenario politico tunisino.