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Sviluppo

Tanzania, snodo strategico nel corridoio ferroviario africano finanziato dagli USA

Con l’estensione del Corridoio si punta a creare progetti di qualità, sostenibili e capaci di generare una crescita economica duratura

La Tanzania si prepara a diventare un nodo strategico per i collegamenti ferroviari in Africa, grazie all’estensione del Corridoio Lobito, un ambizioso progetto di infrastrutture ferroviarie supportato dal governo degli Stati Uniti. L’iniziativa, che già collega l’Angola, la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia, vedrà il suo tracciato estendersi fino all’Oceano Indiano, attraversando proprio la Tanzania. Questo progetto non solo promette di potenziare il commercio regionale, ma potrebbe anche rappresentare un punto di svolta per l’economia tanzaniana, connettedola ai mercati globali in maniera più veloce ed efficiente.

Helaina Matza, coordinatrice ad interim del programma Partnership for Global Infrastructure and Investment degli Stati Uniti, ha recentemente concluso un viaggio di una settimana in RDC e Tanzania, durante il quale ha discusso i prossimi passi per l’espansione del corridoio economico fino all’Oceano Indiano. Secondo Matza, l’estensione del Corridoio Lobito va ben oltre la semplice costruzione di infrastrutture: si tratta di creare progetti di qualità, sostenibili e capaci di generare una crescita economica duratura.

 

Il progetto, finanziato con 250 milioni di dollari forniti dalla U.S. International Development Finance Corporation, è parte di uno sforzo più ampio sostenuto anche dall’Unione Europea, da istituzioni finanziarie africane e dai governi coinvolti. Già oggi, la linea ferroviaria che è stata rinnovata trasporta rame dalla RDC al porto di Lobito in Angola, da dove viene spedito fino alla costa orientale degli Stati Uniti. L’idea è di replicare e ampliare questo modello, sfruttando la posizione strategica della Tanzania per aprire nuove rotte commerciali che ridurranno drasticamente i tempi di trasporto, passando dai 45 giorni attuali a sole 36 ore.

 

Per la Tanzania, questo progetto rappresenta un’opportunità unica. La possibilità di trasformare il Paese in un hub logistico di rilevanza internazionale potrebbe catalizzare lo sviluppo economico, non solo facilitando l’esportazione di materie prime, ma anche promuovendo la creazione di valore aggiunto sul territorio, un tema cruciale per evitare di ripetere i modelli economici ereditati dal periodo coloniale.

 

L’ex vice presidente della Commissione dell’Unione Africana, Erastus Mwencha, ha sottolineato come sistemi di trasporto efficienti, come il Corridoio Lobito, siano essenziali per migliorare il commercio intra-africano. Attualmente, i costi di trasporto elevati, che possono aggiungere fino al 40% al prezzo dei beni scambiati tra i Paesi africani, rappresentano uno dei principali ostacoli allo sviluppo del settore privato. Tuttavia, per Mwencha, il vero interrogativo riguarda il modello economico che sarà adottato: continuare a esportare materie prime, seguendo il vecchio schema coloniale, o puntare su processi di trasformazione locale per creare maggiore ricchezza e occupazione.

 

Il completamento dei lavori per la costruzione di ulteriori 1.300 chilometri di ferrovia che collegheranno lo Zambia alla Tanzania è previsto per il 2029. Questa infrastruttura non solo faciliterà il commercio, ma creerà anche opportunità per lo sviluppo dell’agroindustria, dello stoccaggio a freddo e della logistica lungo il percorso, contribuendo a sostenere i produttori locali e a integrare maggiormente l’economia africana nel contesto globale.

 

L’estensione del Corridoio Lobito attraverso la Tanzania è più di un semplice progetto infrastrutturale; è una visione di sviluppo che potrebbe cambiare radicalmente le dinamiche economiche della regione e offrire alla Tanzania un ruolo di primo piano nel futuro del commercio africano.

 

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