La Tanzania si appresta ad apportare cambiamenti significativi nella sua lotta al cambiamento climatico, adottando tecnologie innovative e strategie mirate a rafforzare la sostenibilità. In uno scenario globale in cui l’impatto del cambiamento climatico si fa sempre più evidente, specialmente in settori vulnerabili come la pesca, il governo sta adottando approcci avanzati per mitigare le conseguenze negative e sostenere le comunità locali, preservando la salute dell’oceano.
Durante l’ottavo incontro dei ministri responsabili per la cura degli oceani e dell’Organizzazione degli Stati dell’Africa, deiCaraibi e del Pacifico (OACPS), tenutosi a Dar es Salaam, la Tanzania ha dimostrato una forte volontà di apprendere dalle tecnologie compatibili con il cambiamento climatico, già in uso in Paesi sviluppati. Queste tecnologie, se adottate su larga scala, potrebbero cambiare il volto della pesca su piccola scala, che rappresenta il 95% del settore ittico nazionale. Il focus principale è aumentare la produzione in modo sostenibile, migliorando il reddito degli operatori e dell’economia del Paese nel suo complesso.
La Tanzania ha inoltre rafforzato la collaborazione con l’UnioneEuropea, un partner chiave nella promozione della blue economy. Durante una visita di tre giorni, Charlina Vitcheva, Direttrice Generale per gli Affari Marittimi e la Pesca presso la Commissione Europea, ha partecipato all’incontro ministeriale dell’OACPS e ha visitato istituti chiave di ricerca marina e della pesca in Tanzania. Tra questi, l’Isola di Mbudya, un’area marina protetta vicino a Dar es Salaam, che simboleggia l’impegnodella Tanzania nella salvaguardia della biodiversità marina e nelsostegno delle comunità costiere. La Vit che ha elogiato gli sforzi della Tanzania e riaffermato l’impegno dell’UE attraverso il Programma Blue Economy, una grande iniziativa da 110 milioni di euro, mirata alla crescita sostenibile degli ecosistemi marini e costieri. L’importanza del settore della pesca per la Tanzania è evidente, ma le sfide sono numerose. La minaccia della pesca illegale, ad esempio, rappresenta un grosso ostacolo nel processo di cambiamento. Per affrontare questo problema, il governo ha annunciato l’introduzione di droni per il monitoraggio delle areesoggette a pratiche illegali, una tecnologia che entrerà in vigorea partire dal 2024/25. Questo passo avanti consentirà un controllo più efficiente delle risorse marine e, grazie al sostegnodell’UE, favorirà anche l’adozione di soluzioni innovative per la protezione degli oceani.
La Tanzania riconosce che il cambiamento climatico non colpisce solo il settore della pesca, ma influisce anche su settoricome l’agricoltura e la gestione delle risorse idriche. È per questo che il Paese sta intensificando gli sforzi per promuoverepratiche agricole resilienti e proteggere gli ecosistemi vitali per milioni di persone. La combinazione di tecnologia, innovazione e collaborazione internazionale segna una tappa fondamentale per la Tanzania nella sua lotta contro il cambiamento climatico, rendendo possibile un futuro più sostenibile sia per l’economia che per l’ambiente.
Con il supporto dell’UE e un impegno costante, la Tanzania sta tracciando un percorso verso una gestione più sostenibile delle sue risorse naturali, ponendosi come esempio di resilienza e progresso nel contesto delle sfide globali climatiche.