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Sudan, i punti dell’accordo sottoscritto da tutti i gruppi ribelli tranne Slm e Splm

Un’intesa che porterà la pace in aree del Sudan dove nonostante la caduta del regime guidato dall’ex presidente Omar Hassan al-Bashir sacche di ribellione continuavano a contrapporsi al governo di Khartoum. L’accordo prevede l’autogoverno per le province di Blue Nile, South Kordofan e West Kordofan, mentre le forze ribelli sarebbero integrate nelle forze armate del Sudan.
Il Sudan front revolution, che comprende la maggioranza delle sigle dei ribelli, fa parte del movimento pro-democrazia che ha guidato la rivolta contro al-Bashir
Ma non tutti i gruppi  hanno pienamente sostenuto l’accordo di condivisione del potere militare-civile. L’accordo prevede una scadenza di sei mesi per il raggiungimento della pace.
Il più grande gruppo ribelle del Paese, il Movimento di liberazione del Sudan-Nord guidato da Abdel-Aziz al-Hilu, pur se coinvolto nei colloqui deve ancora raggiungere un‘intesa  con il governo.
Al-Hilu ha chiesto uno stato laico senza alcun ruolo della religione nel processo legislativo, lo scioglimento delle milizie di al-Bashir e il rinnovamento delle forze armate del paese. Il gruppo ha detto che se le sue richieste non saranno soddisfatte, chiederà l’autodeterminazione nelle aree che controlla nelle province del Nilo Azzurro e del Sud Kordofan.

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