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Sudan, cambia e si amplia il governo ma crisi economica agita ancora il Paese

Il Consiglio dei partner del governo di transizione (Tpc) in Sudan, l’organismo istituito con l’obiettivo di coordinare la transizione nel Paese, ha concordato la formazione nel mese di febbraio di un nuovo governo allargato ai membri degli ex gruppi armati e la creazione del Consiglio legislativo di transizione. Il rimpasto del governo di transizione, secondo quanto riporta il quotidiano “Sudan Tribune”, e’ in linea con l’accordo di pace firmato lo scorso 3 ottobre dal governo e dagli ex gruppi armati, di conseguenza questi ultimi si uniranno alle Forze per la pace e il cambiamento (Fcc, la piattaforma della societa’ civile che fa parte del governo) e alla componente militare. L’incontro ha deciso inoltre che i governatori saranno nominati il prossimo 15 febbraio mentre il parlamento di transizione e le commissioni saranno creati il 25 febbraio. “L’incontro ha discusso le questioni relative al completamento delle strutture del periodo di transizione, che sono il Consiglio sovrano, il Consiglio dei ministri, il Consiglio legislativo, le commissioni e i governatori degli Stati”, ha detto il Consiglio in una dichiarazione ripresa dal “Sudan Tribune”. Nel corso della riunione i rappresentanti delle Fcc hanno quindi finalizzato l’elenco dei loro candidati per riempire le 17 caselle ministeriali del prossimo governo, elenco dal quale il primo ministro Abdalla Hamdok sara’ chiamato ad attingere. Anche le fazioni del Fronte rivoluzionario sudanese (Srf, la coalizione dei gruppi ribelli firmatari dell’accordo di pace) presenteranno i propri candidati mentre la componente militare designera’ i suoi due nomi per gli incarichi di ministri della Difesa e dell’Interno. Il Consiglio dei partner di transizione (Tpc) e’ stato formato il mese scorso con un decreto firmato dal capo del Consiglio sovrano sudanese, Abdel Fatah al Burhan. Il nuovo organismo, si legge nel decreto, ha il compito di “dirigere il periodo di transizione al servizio degli interessi supremi del Sudan”. Fra i sei membri del Consiglio figura anche Abdel Rahmin Daglo, fratello di Mohamed Hamdan Daglo “Hemeti”, uomo forte delle forze armate sudanesi e comandante delle Forze di supporto rapido (Rsf), anche se non e’ membro del Consiglio sovrano. Hemeti aveva svolto un ruolo importante nella fase precedente l’accordo di transizione, guidando la squadra negoziale del governo. Inoltre, nel documento lo stesso Hamdok e’ nominato membro del nuovo Consiglio.

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