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Sud Sudan, ondata di violenza a Pieri. Uccise decine di persone, anche membri di Msf

Decine di morti e di feriti nei nuovi violenti combattimenti scoppiati nel fine settimana tra le comunità di Pieri, in Sud Sudan, tra cui i volontari di Mfs che li gestisce un centro di salute.
Gli scontri hanno costretto la popolazione a fuggire nella boscaglia e nei villaggi vicini. Durante le ostilità, durate l’intero fine settimana, alcuni villaggi della zona sono stati bruciati e molte case saccheggiate.
Più di 50 persone ferite sono state portate all’ospedale di MSF a Lankien, circa 50 chilometri a nord di Pieri, dove sono tutt’ora in cura. Con la stagione delle piogge che inizia, la popolazione sfollata che si trova ora senza riparo è ancora più esposta a malattie come la malaria, con l’ulteriore complessità del Covid-19 che si sta diffondendo in tutto il paese.

“Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e le nostre più sentite condoglianze alle famiglie, agli amici, ai colleghi e a tutte le persone interessate. Condanniamo con la massima fermezza questi vergognosi atti di violenza tra le comunità che hanno causato decine di feriti gravi e, temiamo, molti altri morti” ha dichiarato Steve Mackay, vice capomissione di MSF in Sud Sudan.

Negli ultimi mesi sono stati diversi gli episodi di violenza nello Jonglei State. Solo due mesi fa, a metà marzo, il centro di salute di MSF a Pieri ha ricevuto 68 persone ferite in meno di 12 ore, molte delle quali in condizioni critiche.

La violenza ricorrente tra le comunità continua ad avere conseguenze devastanti per la popolazione. Abbiamo visto molte volte che questi tipi di attacchi possono creare sfollamenti e la perdita di case e sostentamento per centinaia o anche migliaia di persone” aggiunge MacKay. “Ora che inizia la stagione delle piogge, chi è senza un adeguato riparo è ancora più esposto a malattie come la malaria, le infezioni del tratto respiratorio e la diarrea acuta, patologie che uccidono migliaia di persone ogni anno. Tutto questo senza considerare l’ulteriore complessità causata dalla pandemia di Covid-19 che ha iniziato a diffondersi in tutto il paese”.

A seguito di questo atto di violenza, MSF è stata costretta a sospendere temporaneamente le attività mediche a Pieri fino a quando non avrà rassicurazioni sulla sicurezza del proprio personale. MSF rimane impegnata a continuare a fornire cure mediche salvavita alla popolazione dello Stato di Pieri e Jonglei.

 

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