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Somalia, oltre 100 morti in un attentato a Mogadiscio. Il racconto del nostro corrispondente

Sangue e morte ovunque. Null’altro scorge lo sguardo di Omer Abdullah, il nostro corrispondente dal Corno d’Africa che nel suo racconto dell’attentato di poche ore fa a Mogadiscio traccia uno scenario terribile, angosciante, dannatamente reale.

Con coraggio Omer è lì per fare il suo lavoro, per farci arrivare senza filtri le notizie che ha raccolto e le storie degli oltre cento morti di questo ennesimo osceno atto ostile di un gruppo terroristico che sopravvive e prolifera anche grazie ad appoggi e connivenze locali e regionali che oggi versano inaccettabili lacrime di coccodrillo.

Ma questa è  un’altra storia. Ora è tempo del cordoglio e della corrispondenza di un cronista coraggioso che dalla Somalia ci fa arrivare il dolore e lo sgomento delle famiglie delle vittime ma anche il coraggio e la forza di chi sta prestando soccorso ai sopravvissuti.

MOGADISCIO – L’esplosione ha devastato tutto ciò che ha investito. Sangue e disperazione sono ciò che si scorge ovunque si posi lo sguardo. Il bilancio delle vittime dell’ultimo attentato a Mogadiscio è tra i più gravi degli ultimi anni. Un centinaio di morti e altrettanti feriti che non hanno avuto scampo  quando un camion bomba è saltato in aria. A riferirlo l’ufficiale di polizia, Ahmed Bashane. che avvicinato da “Focus on Africa”  ha parlato di “numeri ancora provvisori per questo terribile attacco”. 

Tanti giovanissimi a cadere. Più di 30 gli studenti contati finora tra i morti e i feriti dell’esplosione durante l’ora di punta, nella zona Sud-Ovest della città. Il governo turco ha confermato la morte di due concittadini che lavoravano per un’azienda edile

Il massacro di oggi a Mogadiscio, rivendicato dalla milizia Shabaab, legata ad Al Qaeda, è solo l’ultimo attacco terroristico che che negli ultimi giorni ha insanguinato l’Africa. E un ulteriore conferma di come il terrorismo islamico, dopo le sconfitte in Medio Oriente (Siria e Iraq) stia rafforzando la sua presenza nel Sahel e nel Corno d’Africa e la stia estendendo a molti dei Paesi del continente.
Shabaab colpisce regolarmente in Somalia, ma anche in Kenya. Il gruppo terroristico Boko Haram insanguina la Nigeria e spesso sconfina in Niger, Ciad e Camerun. Il 27 dicembre i terroristi della Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico (Iswap), un gruppo jihadista legato all’Isis hanno diffuso un video, rivendicando il massacro di 11 cristiani nel Nord-Est della Nigeria, per vendicare la morte del Califfo, Abu Bakr
al-Baghdadi, la cui uccisione in un raid Usa a fine ottobre ha inferto un ulteriore colpo all’Isis, dopo la caduta di Mosul, in Iraq, e di Raqqa, in Siria, le due capitali dello Stato islamico. Gli attacchi colpiscono indiscriminatamente civili e istituzioni.

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