vai al contenuto principale

Sì è spenta una voce libera che raccontava l’Africa. Addio a Silvestro Montanaro

La notizia ci ha lasciati sgomenti e addolorati. Silvestro Montanaro non c’è più.
Chiudo gli occhi e rivedo quel sorriso sornione sotto i baffi che non dimenticherò mai, e il suo sguardo, lo sguardo limpido di uomo sincero, onesto, coerente come pochi altri incontrati nella mia vita.
Silvestro non era solo un collega, era una persona speciale che mi ha insegnato molto. E non solo sull’Africa, la nostra grande comune passione.
Già dal primo incontro, nel 2003, mentre entrambi lavoravamo sul Sudan, tra noi si instaurò un legame istintivo, non solo perché tutti e due eravamo impegnati sullo stesso terreno, ma perché ebbi subito l’impressione di trovarmi di fronte a uno di quei colleghi, che per fortuna ogni tanto capita di incontrare, dai quali hai sempre qualcosa da imparare.
Silvestro era un profondissimo conoscitore dell’Africa, che aveva girato in lungo e in largo, raccontandone, da cronista di razza, gli innumerevoli volti, con rigore giornalistico, passione etica, lucidità politica, mai incline a manicheismo ideologico.
Il racconto dell’Africa che nessuno faceva.
Se oggi Focus on Africa racconta con lo stesso rigore e completezza il continente africano, senza luoghi comuni, proponendo storie, tormenti e speranze e denunciando i soprusi del potere, le ingiustizie del sistema economico, gli interessi occulti delle multinazionali, la complicità dell’occidentale nei confronti dei più spietati dittatori, è anche grazie a ciò che lui è riuscito a trasmettermi.
Lo ha fatto con il suo stile unico, coniugando ragione e cuore, intelligenza, professionalità e passione civile.
La sua voce libera mancherà al giornalismo, mancherà a tutti noi.

Torna su