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Senegal: donne, salute e diritti nelle loro mani

Si avvicinano a piccoli gruppi. Formano una coda timida, scomposta ma coloratissima. Oggi a Bounkiling, distretto nord della regione di Sedhiou, l’affluenza al centro di salute è eccezionale. La Regione Medica e la municipalità hanno organizzato una consultazione gratuita mettendo a disposizione numerosi specialisti. Fuori dai diversi tendoni i cartelli: ginecologia, pediatria, geriatria. Pochi gli uomini, solo gli anziani. Moltissime le donne e altrettanti i bambini. “E’ stata un’iniziativa pilota di grande successo. Non ci aspettavamo questa affluenza. Le persone sono venute da villaggi anche di altri distretti” afferma il dottor Camara, capo della Regione Medica della regione. Fisico imponente in un camice un po’ attillato, si concede un sorriso soddisfatto. Garantire l’accesso alle cure non è scontato in una regione ampia come quella di Sedhiou, al sud del Senegal, soprattutto per le donne.

Sédhiou si estende tra lenclave del Gambia e della Guinea Bissau ed è una delle regioni rosse” e non per colore politico, ma rispetto al tasso di povertà, violenza sulle donne e basso tasso di scolarizzazione.

Il tasso di utilizzo dei servizi di salute sessuale e riproduttiva nei 3 distretti è in media del 12% tra i 10 e i 19 anni e del 30% tra i 20 e i 24 anni. I parti assistiti continuano ad essere ancora una percentuale troppo bassa e la mortalità infantile più elevata che in altre regioni.

In questo contesto la corretta informazione significa prevenzione ma anche superare diffidenza e vergogna e parlare di violenze, di problemi legati alle mutilazioni genitali femminili

Non conoscevo e ho molto apprezzato il lavoro che avete fatto per organizzare e sostenere i gruppi di donne risorsa che permettono ad un sempre numero maggiore di donne di riappropriarsi della propria salute e di passare da preoccupazioni e problemi verbalizzati a proposte di cambiamento di pratiche o miglioramenti anche in ambito sanitario”, continua il capo del distretto medico della regione.

E tra le richieste delle donne coinvolte nel progetto Essere Donna, realizzato da COSPE con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, non mancano infatti quelle indirizzate proprio alla Regione Medica.

Una delle questioni centrali per molte donne è trovare dei luoghi e del personale accogliente per il parto. L’esperienza di uno dei distretti, Goudomp dove sono state aperte 2 sale parto cosiddette “umanizzate”, ha fatto da traino e ora la richiesta è promossa da tutti i gruppi con i quali stiamo lavorando.

Ma le donne chiedono che siano i servizi ad andare da loro e non il contrario, vista la difficoltà nei trasporti che esclude e preclude l’accesso alle cure per moltissime di loro e per tutte le persone dei villaggi più lontani. La regione di Sedhiou è estesa, le strade però ancora carenti e a parte la via di comunicazione principale è in via di rifacimento completo muoversi per andare ai centri di salute è ancora troppo complicato e costoso.

Per questo molto successo aveva avuto la cosiddetta strategia SAFI – il servizio di ostetricia itinerante che è stato sperimentato negli ultimi 2 anni. Un gruppo di ostetriche si muoveva con auto o in moto nei posti più remoti, con ecografi portatili per visitare le donne incinta e seguirle nelle loro gravidanze e post parto. Un servizio fondamentale al quale COSPE con il progetto cofinanziato dall’AICS aveva contribuito con l’acquisto di 3ecografi portatili e la promozione di tale pratica tramite la rete di donne con cui lavoriamo nel territorio.

Non a caso tra le lista di indicazioni che le donne hanno elaborato e stanno presentando alle autorità locali e agli organismi decisionali competenti per migliorare la salute sessuale e riproduttiva c’è proprio la continuazione e la stabilizzazione del servizio, perché, come ci ha detto Sine Manka rappresentante della rete di donne del distretto di Sedhiou, “chi ha provato questo servizio l’ha raccomandato ad altre e in generale questo ha permesso a tante di prevenire parti a rischio e di essere curate come dovremmo”.

I 3 gruppi di donne dei 3 distretti – Goudomp, Bounkiling e Sedhiou – non si sono mai fermate e spinte dal sostegno del progetto, ma andando anche oltre e facendo così intravedere una durabilità dell’azione, hanno organizzato incontri di sensibilizzazione, visite a domicilio e sono diventate un punto di riferimento fondamentale per moltissime donne.

Le formazioni mi hanno permesso di conoscere tantissimo, quali sono le procedure, i miei diritti e cosa dover fare per reclamarli. Molte donne adesso mi portano documenti, mi chiedono di aiutarle nel fare l’estratto di nascita, di matrimonio” afferma Maimouna, responsabile del gruppo risorsa di Bounkiling.

Il dottor Camara ci dice che i dati sulle mutilazioni genitali femminili nella fascia tra i 10 e i 15 anni sono in netta diminuzione ed è un segnale positivo che insieme agli altri dati che sta raccogliendo sulla salute sessuale e riproduttiva delle donne fanno ben sperare.

Di sicuro il percorso avviato ha moltiplicato il numero di donne coscienti dei propri diritti, la conoscenza e quindi la voglia di contribuire al miglioramento della propria condizione.

Nonostante da tanto tempo faccio la Badienu Gox non mi sono mai sentita così sicura di poter dare un contributo così importante come adesso. Cosa penso di questa collaborazione? Contantatrop” una traslitterazione in cui il mandingue, lingua locale, si condisce con il francese e un po’ con la nostra lingua italiana e che bene riflette il sorriso pacato ma sicuro sul volto di Maimouna.

 

 

 

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