In Senegal, il presidente Bassirou Diomaye Faye ha deciso di sciogliere l’Assemblea Nazionale per ottenere una maggioranza parlamentare stabile, necessaria a realizzare il suo ambizioso programma di riforme. Faye, eletto a marzo 2024 con la promessa di un cambiamento profondo e sistemico, ha annunciato la decisione giovedì 12 settembre, spiegando che i blocchi all’interno dell’Assemblea, dominata dai sostenitori del suo predecessore Macky Sall, stavano ostacolando la realizzazione del progetto per cui è stato eletto.
Le elezioni legislative, previste per il 17 novembre 2024, rappresentano quindi un momento cruciale per il presidente, che intende sfruttare questo passaggio per ottenere i “mezzi istituzionali” necessari per dare seguito alle sue promesse elettorali. Faye ha dichiarato in un discorso televisivo che è arrivato il momento di inaugurare una “nuova temporalità” nel suo mandato quinquennale, cercando di superare l’impasse parlamentare che, a suo dire, ha tentato di bloccare le sue iniziative.
🇸🇳 Dissolution de l’Assemblée nationale au #Senegal Après 5 mois de bras de fer avec l’opposition et notamment les députés du camp de l’ex-président #MackySall, toujours majoritaires au Parlement, cette dissolution était devenue inéluctable.
►Des #electionslegislatives… pic.twitter.com/BPwS5M2uHj— RFI Afrique (@RFIAfrique) September 13, 2024
Bassirou Diomaye Faye, 44 anni, sostenitore del panafricanismo e del sovranismo di sinistra, è molto atteso soprattutto dalla popolazione giovanile del Senegal, dove oltre il 75% degli abitanti ha meno di 35 anni. Il nuovo governo, tuttavia, non ha ancora avviato progetti concreti, e molti attribuiscono questa inerzia proprio alla mancanza di una maggioranza parlamentare che possa sostenere le sue riforme. Lo scioglimento dell’Assemblea rappresenta quindi un tentativo strategico di ottenere la forza politica necessaria per portare avanti le trasformazioni promesse, in un Paese che guarda con speranza alla leadership di Faye per affrontare le sfide economiche e sociali del futuro.
Questa mossa politica è vista anche come un’opportunità per il presidente di rafforzare il suo controllo sul governo, riducendo l’influenza residua del campo dell’ex presidente Macky Sall, che ha dominato il panorama politico senegalese negli ultimi anni. Il futuro del Senegal, ora, dipenderà molto dall’esito delle elezioni legislative di novembre e dalla capacità di Faye di ottenere il sostegno parlamentare necessario per attuare il suo programma di cambiamento.