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Sviluppo

Senegal, avviato un piano per garantire l’accesso universale all’acqua potabile

Il Senegal avvia un progetto per l'accesso universale all'acqua potabile, puntando a ridurre le disparità tra aree rurali e urbane e migliorare le infrastrutture idriche.

Il Senegal ha intrapreso un progetto ambizioso per garantire l’accesso universale all’acqua potabile a tutti i suoi cittadini, con particolare attenzione ai costi contenuti. Questo impegno fa parte di un più ampio sforzo del governo per implementare cambiamenti significativi in diversi settori. Durante un Comitato interministeriale tenutosi il 24 agosto, sono state discusse diverse misure volte a migliorare la distribuzione e la gestione dell’acqua nel paese.

Tra le principali iniziative annunciate c’è l’attuazione del Programma nazionale per l’accesso sicuro all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, che mira a rendere l’acqua potabile accessibile a tutte le fasce della popolazione, riducendo le disuguaglianze esistenti, in particolare tra le aree rurali e urbane. Inoltre, è prevista l’elaborazione di un nuovo codice dell’acqua e la creazione di un’alta autorità incaricata di regolamentare il settore idrico, garantendo così una gestione più efficace e trasparente delle risorse idriche.

Il Ministero dell’Idraulica è stato incaricato di mappare la rete idrica nazionale e di condurre una valutazione indipendente dello stato delle infrastrutture. Questo passaggio è stato richiesto dal primo ministro Ousmane Sonko, che ha sollevato interrogativi sulla mancata modernizzazione della rete idrica e sull’uso dei fondi già stanziati a tale scopo. La valutazione dovrebbe fornire risposte chiare su chi fosse responsabile degli interventi necessari e perché non siano stati effettuati.

Un altro tema centrale discusso durante il comitato è stato il problema delle disparità esistenti nell’accesso all’acqua e nei costi associati, soprattutto tra le aree rurali e quelle urbane. Maguette Fall, presidente dell’Associazione per la difesa dell’ambiente e dei consumatori, ha sottolineato l’importanza di ridurre i costi dell’acqua nelle zone rurali, evidenziando la necessità di un equilibrio che permetta a tutte le popolazioni di accedere all’acqua potabile a un prezzo equo.

Il governo ha stimato che il costo complessivo per finanziare questa politica idrica ammonta a 1.627 miliardi di franchi CFA, una cifra considerevole che richiederà un’attenta pianificazione e gestione delle risorse. Per monitorare i progressi e discutere ulteriori passi avanti, le parti coinvolte si incontreranno nuovamente a ottobre. Questo progetto rappresenta un passo cruciale verso il miglioramento delle condizioni di vita in Senegal, cercando di garantire un bene essenziale come l’acqua potabile a tutta la popolazione, riducendo al contempo le disuguaglianze esistenti.

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