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RDCongo, quattro morti nel naufragio di una canoa sul lago Edward

Quattro persone sono morte nel naufragio di una canoa sul lago Edward, in RDCongo, a causa delle forti onde.

L’11 ottobre 2024, il lago Edward, nel territorio di Rutshuru, provincia del Nord Kivu, è stato teatro di un nuovo dramma. Intorno alle 18:00, una canoa a motore, con a bordo una decina di persone e un grosso carico di merci, è naufragata al largo di Vitshumbi, causando la morte di quattro persone. L’imbarcazione era partita da Nyakakoma ed era diretta a Vitshumbi quando è stata travolta da forti onde che ne hanno provocato il ribaltamento e il successivo affondamento.

Secondo le testimonianze raccolte dalla società civile locale, le condizioni meteorologiche avverse, con forti venti e onde alte, hanno compromesso l’equilibrio della barca, causando la tragedia. Oltre alla perdita di vite umane, è andato perso anche l’intero carico che si trovava a bordo. “È stato un disastro. Ci sono state vite umane perse e un grosso quantitativo di merci affondato nelle acque del lago Edward”, ha dichiarato un portavoce della società civile, aggiungendo che una maggiore attenzione e rispetto delle norme di sicurezza, come l’obbligo di indossare giubbotti di salvataggio, avrebbe potuto forse evitare il peggio.

Questa tragedia segue di poco un altro grave incidente avvenuto solo una settimana prima, sempre nel Nord Kivu, dove un naufragio al largo di Goma aveva causato la morte di 34 persone. In quell’occasione, 80 passeggeri erano stati salvati, ma molti risultano ancora dispersi, nonostante le ricerche delle autorità locali. Alla luce di questi tragici eventi, il governo congolese ha deciso di prendere provvedimenti immediati per aumentare la sicurezza dei trasporti fluviali e lacustri nella regione. Tra le misure adottate, è stata imposta l’obbligatorietà dei giubbotti di salvataggio per tutti i passeggeri di imbarcazioni nel Nord e Sud Kivu.

Le acque del lago Edward, situato tra la RDCongo e l’Uganda, sono spesso utilizzate per il trasporto di persone e merci, data l’assenza di infrastrutture stradali adeguate in molte zone del Nord Kivu. Tuttavia, le condizioni meteo difficili e l’uso di imbarcazioni non sempre adeguate alla navigazione sicura in acque agitate aumentano il rischio di incidenti. Nonostante i provvedimenti del governo, la mancanza di risorse e di controlli stringenti rende difficoltosa l’applicazione delle misure di sicurezza, come sottolineato dalle associazioni locali.

L’incidente di Vitshumbi evidenzia, ancora una volta, l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione e di sicurezza per le popolazioni che vivono lungo le rive dei grandi laghi del Congo, e di garantire che le norme esistenti vengano rispettate in modo rigoroso. La società civile ha già sollecitato le autorità affinché i controlli diventino più frequenti e affinché si sensibilizzi la popolazione sull’importanza di adottare comportamenti sicuri durante i viaggi in barca.

In una regione già profondamente segnata da conflitti armati e difficoltà economiche, questi incidenti rappresentano ulteriori tragedie per comunità che fanno affidamento sul lago per la loro sopravvivenza quotidiana.

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