La compagnia aerea CongoAirways, creata dieci anni fa con l’obiettivo di rivitalizzare il trasporto aereo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), ha ufficialmente perso il suo certificato di trasporto aereo (CTA). Questa decisione rappresenta un duro colpo per il settore dell’aviazione congolese, già gravato da molteplici difficoltà e criticità infrastrutturali.
Fondata nel 2014 durante l’amministrazione dell’ex primo ministro Matata Ponyo, CongoAirways nacque per migliorare la connettività in un paese vasto e scarsamente collegato via terra, dove il trasporto aereo rappresenta una necessità vitale sia per gli affari che per il movimento delle persone. Nei primi anni di attività, la compagnia riuscì a fornire collegamenti tra le principali città congolesi, registrando un buon avvio operativo.
Tuttavia, negli ultimi anni, CongoAirways ha subito una crescente carenza di aeromobili funzionanti, riducendo la propria capacità di operare voli regolari e sicuri. Questa situazione ha gravemente compromesso la possibilità di soddisfare gli standard richiesti dalle normative internazionali per il mantenimento del certificato di trasporto aereo. L’Autorità per l’aviazione civile della RDC ha confermato la revoca della CTA, evidenziando l’incapacità della compagnia di garantire i livelli di sicurezza e affidabilità necessari.
Delle sue difficoltà, “Focus on Africa” ha già scritto quasi un anno fa, nel novembre 2023:
RDCongo, Congo Airways annuncia la ripresa delle sue attività
Il numero limitato di aeromobili operativi ha influito anche sulla competitività di CongoAirways rispetto agli altri operatori del mercato regionale, mettendo ulteriormente sotto pressione l’azienda. La perdita del certificato solleva dunque gravi dubbi sul futuro del trasporto aereo nella RDC, un settore che, se non sostenuto, potrebbe avere pesanti ricadute sull’economia nazionale e sull’immagine del paese a livello internazionale.
Gli esperti del settore temono che il declino di CongoAirways possa scoraggiare potenziali investitori e partner commerciali, danneggiando anche il turismo, che in un paese dalle dimensioni e dalle risorse della RDC, rappresenta un asset strategico per il futuro economico. Il trasporto aereo è infatti considerato un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico, e il collasso di una compagnia nazionale influisce sull’intera catena produttiva e di servizi.
Per affrontare questa crisi, diverse voci si stanno alzando chiedendo interventi immediati. Alcuni suggeriscono la necessità di riforme strutturali nel settore dell’aviazione civile, con l’istituzione di un regolatore indipendente in grado di garantire una supervisione efficace e sostenere lo sviluppo delle compagnie nazionali. Altri propongono partenariati pubblico-privati, attraverso i quali ottenere i fondi necessari per il rinnovo della flotta aerea e il miglioramento delle infrastrutture aeroportuali, garantendo al tempo stesso una gestione più efficiente e trasparente.
La situazione resta tuttavia incerta, e la crisi di CongoAirways rischia di amplificare le difficoltà economiche di un paese già fragile, chiamando in causa la necessità di soluzioni rapide e strutturali per evitare un ulteriore isolamento della RDC sul piano internazionale.