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Emergenze

RDCongo, attesa per l’arrivo dei vaccini Mpox per contenere l’epidemia

La RDC attende i vaccini contro l'epidemia di Mpox, con un focus su 3,5 milioni di bambini, mentre l'OMS dichiara l'emergenza sanitaria internazionale.

La Repubblica Democratica del Congo (RDC) si prepara a ricevere le prime dosi di vaccini contro l’epidemia di Mpox, una malattia virale che ha già provocato oltre 570 morti su 16.700 casi confermati dall’inizio dell’anno. La situazione è particolarmente grave, poiché il virus in circolazione è più contagioso e pericoloso rispetto a precedenti ceppi, con un tasso di mortalità stimato del 3,6%. L’epidemia colpisce in modo crescente i giovani, con molti bambini sotto i quindici anni che risultano infettati.

Gli Stati Uniti e il Giappone hanno promesso di fornire vaccini per coprire una parte significativa della popolazione. In particolare, gli Stati Uniti invieranno 50.000 dosi, mentre il Giappone ha firmato un accordo per fornire 3,5 milioni di dosi, destinate esclusivamente ai bambini. Complessivamente, la RDC intende vaccinare 4 milioni di persone, di cui 3,5 milioni saranno bambini. Le autorità sanitarie locali, guidate dal Ministro della Sanità Samuel-Roger Kamba, confidano che le prime dosi di vaccino arrivino già la prossima settimana. Il piano strategico per la campagna vaccinale è pronto e si attende solo l’arrivo delle forniture.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente elevato il livello di allerta dichiarando l’epidemia una “emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale”, il massimo livello di allarme possibile. L’OMS ha sottolineato l’importanza di adattare le strategie vaccinali alle aree più colpite e ha esortato i paesi coinvolti a intensificare gli sforzi per indagare a fondo sui casi e prevenire la diffusione del virus all’interno delle famiglie e delle comunità. Inoltre, l’OMS ha raccomandato di essere pronti a fornire sostegno alimentare e assistenza ai pazienti, compreso l’isolamento nei centri sanitari, ove necessario.

L’epicentro dell’epidemia si trova in RDC, ma la diffusione del virus preoccupa anche altri paesi africani come Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Al di fuori dell’Africa, sono stati segnalati casi di Mpox in Svezia, Pakistan e Filippine. L’infezione, inizialmente nota come vaiolo delle scimmie, fu scoperta nel 1958 in Danimarca in scimmie allevate per la ricerca e successivamente, nel 1970, in esseri umani nella regione dell’attuale RDC (allora Zaire). La malattia si trasmette dagli animali all’uomo e può diffondersi anche attraverso il contatto fisico ravvicinato, causando febbre, dolori muscolari e lesioni cutanee.

Infine, il Ministro Kamba ha esortato la popolazione a evitare il consumo di carne di animali morti e il contatto con animali malati, per ridurre il rischio di contaminazione.

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