Negli ultimi giorni sono stati segnalati otto casi di vaiolo delle scimmie (noto anche Mpox o Monkeypox) a Goma, nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Di fronte a questa epidemia e alla comparsa di una nuova variante più mortale, le autorità congolesi hanno adottato misure per cercare di fermare la diffusione della malattia, come l’approvazione per la somministrazione di due vaccini contro il virus, l’avvio di campagne di sensibilizzazione per informare la popolazione sui rischi e sui mezzi di prevenzione e l’istituzione di un sistema di sorveglianza per monitorare l’evoluzione della malattia.
Dallo scorso anno, la RDCongo assiste a una recrudescenza dei casi di vaiolo delle scimmie: sono stati registrati più di 20.000 casi e 1.000 decessi, soprattutto tra i bambini, per cui l’OMS ha recentemente messo in guardia contro la diffusione di una nuova variante più mortale nelle province orientali del Paese.
#RDC 🇨🇩 la Mpox, variole du singe ou Monkeypox signalée à Goma, au Nord-#Kivu. Les autorités provinciales alertent et donnent quelques mesures de prévention.
(Vidéo) pic.twitter.com/GxFqLvjSOB— Lwarhiba Musimwa Maître (@LwarhibaM) June 25, 2024
Il vaiolo delle scimmie è un’infezione virale che si trasmette tramite contatto ravvicinato. I sintomi della malattia comprendono febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee. La maggior parte dei casi sono lievi, ma la malattia può essere letale, soprattutto nei bambini piccoli e nelle persone immunocompromesse. Tra le raccomandazioni, i sanitari invitano a lavarsi regolarmente le mani ed evitare il contatto con persone malate.