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RDC, le accuse di Kenyatta: influenze occidentali vogliono dividere i congolesi

L’ex presidente keniota e facilitatore dell’EAC per il monitoraggio del processo di pace nella Repubblica Democratica del Congo, Uhuru Kenyatta ha avvertito il paese di diffidare degli “estranei occidentali che li dividono per guadagni egoistici”.

Il facilitatore e inviato della Comunità dell’Africa orientale per il monitoraggio del processo di pace nella RDC, Uhuru Kenyatta, lo scorso novembre era a Kinshasa per delle consultazioni con i rappresentanti delle comunità dell’Ituri, del Nord Kivu e del Sud Kivu, province martoriate dal conflitto causato da gruppi armati. I leader delle varie comunità hanno condiviso con l’ex Presidente keniota la realtà che hanno vissuto per molti anni. Le discussioni si sono svolte nei locali della missione delle Nazioni Unite nella RDC.

Qualche tempo dopo il suo arrivo a Kinshasa, Kenyatta aveva scambiato impressioni anche con il presidente Felix Tshisekedi e il capo della Missione di stabilizzazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (Monusco), Bintou Keita.

Ma non sembra si sia raggiunta una visione comune sulle possibili soluzioni per portare rapidamente la pace nell’est della RDC.

Kenyatta ha invitato i congolesi a dare la priorità alla pace rispetto alla guerra.

“Le armi non solo causano vittime, ma non possono mai portarti sviluppo e ricchezza” aveva dichiarato a Radio Okapi, la stazione radio della Monusco nella RDC.

Avevap anche invitato i combattenti dei gruppi armati a deporre le armi

Oggi le nuove dichiarazioni con le quali avverte il governo e il popolo congolese di non fidarsi di influenze esterne.“Fratelli e sorelle congolesi, vorrei dirvi questo: c’è chi viene da altrove per dividervi. Ma non ci riusciranno perché la vostra unità è più  forte. Cercano di destabilizzarci per i propri interessi che cercano di sviluppare al massimo nel tuo paese” l’accusa di Kenyatta.

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