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Quattro anni di Focus on Africa per illuminare il continente dimenticato

Quattro anni fa irrompeva nel panorama dell’informazione italiana Focus on Africa, la prima testata di iniziativa editoriale pura dedicata all’Africa, per far conoscere a fondo le problematiche e i conflitti, ma anche le prospettive di sviluppo, la realtà e la cultura del continente africano, così vicino eppure percepito lontano da noi.
Focus on Africa è nato per raccontare l’Africa, anzi “le Afriche” aldilà degli stereotipi. Uno suo sguardo dall’Occidente su quelle aree perennemente dilaniate da conflitti e miseria, di cui la “stampa mainstream” parla pochissimo, ma anche sulle storie e le speranze  di chi è sul posto, con decine di collaboratori che ci parlano di prospettive di sviluppo e di crescita, economica e sociale.

Un progetto ardito, quasi una battaglia contro i mulini a vento, condivisa da una coraggiosa editrice come Chiara Cavallo, in un contesto che relega gli “esteri” a spazi ridicoli.
Un sogno animato da un “mal d’Africa” divenuto passione e infine un dovere professionale, lo stesso che mi ha spinta anche a mettere seriamente a rischio la mia vita, come è accaduto nel gennaio di quattro anni fa in Sudan, diventato una realtà che ha dimostrato quanto anche in Italia ci sia voglia di sapere, di conoscere, cosa si muove e anima davvero il continente africano.
E non solo quando una giornalista occidentale viene sequestrata in Sudan dove era l’unica reporter occidentale pronta a raccontare  le proteste di piazza contro il presidente-dittatore Omar Hasan al Bashir e le politiche di austerità che stavano affamando ancor di più la stragrande maggioranza di un Paese che da culla del sufismo eea andato trasformandosi in un campo minato di conflitti, corruzione, carestia.
Non volevo essere io la notizia. Non era giusto che lo fossi.
È stata proprio l’attenzione improvvisa su quanto stesse accadendo alla sottoscritta in Sudan, Paese fino a poche ore prima totalmente ignorato, che mi ha spinta a dare il via a questa follia editoriale.
Quella esperienza drammatica che si è risolta in poche ore con il rilascio, grazie anche al tempestivo intervento dell’ambasciata italiana a Khartoum, Fabrizio Lobasso, mi ha resa più risoluta.
Ho sentito forte la responsabilità di un giornalismo che non deve occuparsi solo di come stanno i fatti, ma di come dovrebbero andare.
Di come la giostra del mondo, dei popoli dovrebbe girare.
Siamo partiti in pochi, con il lancio della rivista online il 28 marzo del 2019 presentata nella sede della Federazione nazionale della stampa. Come faro la scelta di lasciare la fruizione gratuita affinché si possa dare luce a temi che altrimenti rimarrebbero oscurati.
Oggi, con tre edizioni web in italiano, inglese e francese, e una cartacea al terzo anno di vita, le voci africane coinvolte nella realizzazione di articoli, approfondimenti e analisi sono decine.
La maggioranza dei contenuti sono prodotti direttamente dal continente, sempre più in espansione.
“Focus on Africa” è orgogliosamente realizzata da tanti giornalisti africani in sinergia con collaboratori, editorialisti ed esperti italiani, e continua la sua crescita raggiungendo sull’online punte di 150 mila visualizzazioni.

Un riconoscimento importante che conferma la validità di un progetto visionario oggi solida realtà.

Auguri a noi

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