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Parigi, Draghi: vaccini sono la strategia, aiutare l’Africa sia priorità

“La strategia è la vaccinazione, che ha
considerevolmente migliorato la situazione, e anche l’osservanza delle regole. I protocolli, il distanziamento, le mascherine: tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo con lezioni severe e tremende, che speriamo di dimenticare”.
Queste le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a margine del vertice di Parigi sul finanziamento delle economie africane.
Europa e Stati Uniti non vogliono dimenticare il continente africano. Se ne occuperanno il G20 e la Banca mondiale.
L’ipotesi di lavoro prevede la ristrutturazione dei debiti.
“Ue e Usa – afferma a Parigi Draghi – hanno risposto alle devastazioni della pandemia attraverso finanziamenti per riparare le economie e costruire il futuro. Tutto con grande solidarietà e garantendo l’accesso alle vaccinazioni per tutti.
In Africa non c’è nulla di tutto questo. Questo summit comincia a organizzare risposte per l’Africa come quelle di Europa e Usa”. Per Draghi “ci dovrà essere una risposta necessariamente mondiale. Le proposte discusse oggi a Parigi verranno riprese e sostenute al G20. Verranno appoggiate in tutte le istituzioni multilaterali del mondo: dalla distribuzione dei diritti speciali di prelievo alla ristrutturazione dei debiti. Questo è molto importante. Fino all’Ida, l’organizzazione della Banca mondiale per i paesi più poveri. Va sostenuta la causa dell’Africa all’interno dell’Ida”.
Il vertice. organizzato dal Presidente francese Macron, propone un ‘New Deal’ per l’Africa attraverso la creazione di nuove linee di credito per sostenere i Paesi africani in tema di
prestiti a condizioni preferenziali, un miglior coordinamento tra i creditori del Club di Parigi e del G20 sul tema del debito africano, sostegno allo sviluppo del settore privato e un maggiore impegno finanziario internazionale nel favorire la connettività digitale e l’accesso alle energie rinnovabili in Africa.
L’evento fa seguito dell’appello dell’aprile 2020, firmato da 18 leader europei e africani, sull’impatto finanziario della crisi sanitaria in Africa. I lavori si sono articolati in due
sessioni. La prima, dedicata ai temi del finanziamento esterno e del trattamento del debito, la seconda allo sviluppo del settore
privato africano e di quello infrastrutturale.
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