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Personaggi

Nigeria, Leo Igwe combatte contro la caccia alle streghe per salvare vite

Il Dr. Leo Igwe lotta contro la caccia alle streghe in Nigeria per fermare le persecuzioni basate sulla superstizione e proteggere i diritti umani.

In Nigeria, il Dr. Leo Igwe, attivista per i diritti umani e ricercatore, guida un’importante iniziativa per proteggere le persone accusate di stregoneria attraverso l’organizzazione “Advocacy for Alleged Witches”. Igwe, frustrato dall’inefficacia del mondo accademico nel contrastare la superstizione, ha deciso di intervenire direttamente. Le accuse di stregoneria, spesso scatenate da fattori come malattie, sterilità o problemi finanziari, possono portare a terribili conseguenze per chi ne è vittima, tra cui linciaggi, stigmatizzazione e isolamento sociale. Molte delle vittime sono giovani, anziani, o individui vulnerabili con problemi fisici o mentali.

La sua associazione utilizza la scienza e la ragione per contrastare le credenze superstiziose, intervenendo attivamente in casi di ingiustizie legate alla stregoneria, come quello di Jude, un vetraio nigeriano accusato ingiustamente di aver “rubato” i genitali di un giovane attraverso la magia. Dopo l’aggressione, Jude ha perso il lavoro e subì gravi traumi, ma grazie all’aiuto di *Advocacy for Alleged Witches*, ha ricevuto assistenza finanziaria e supporto per reintegrarsi socialmente.

Il fenomeno della caccia alle streghe è alimentato sia da convinzioni tradizionali sia da influenti figure religiose pentecostali, che in Nigeria spesso denunciano presunte streghe come esseri malvagi da eliminare. Igwe ha documentato e denunciato pubblicamente anche eventi religiosi in cui i pastori invitano a “uccidere le streghe”, nonostante molti leader religiosi respingano tali messaggi. La retorica violenta, però, persiste, influenzando un’ampia parte della popolazione e dando luogo a situazioni di intolleranza e violenza.

Nonostante le preoccupazioni della sua famiglia e i rischi per la sua sicurezza personale, Igwe continua la sua missione, convinto che sia necessario superare le paure irrazionali per proteggere i diritti umani. La sua associazione gestisce gruppi WhatsApp in vari stati nigeriani per condividere informazioni e prevenire violenze, e organizza anche seminari per sensibilizzare il pubblico sui pericoli della caccia alle streghe. La sfida è ardua, poiché in Africa e in altri Paesi le accuse di stregoneria sono ancora considerate una questione culturale. Tuttavia, Igwe insiste sul fatto che tali credenze non giustificano le violenze contro innocenti, e continua a battersi affinché nessuno venga ucciso o perseguitato per superstizione.

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