In Nigeria il video del bambino che danza scalzo, incurante del ticchettio delle gocce che lo bagnano, arriva in tutto il mondo….Perché l’Arte, quella vera, si trova ovunque. Anche nei budelli più umidi e sconfigge la paura, la miseria, la solitudine. Sì, un artista non è mai povero!  “Sii esibisce a piedi nudi nel fango – commenta per noi Alberto Santelia, napoletano, ex ballerino del San Carlo e coreografo, in tv e a teatro –  mostrando capacità e talento attraverso piruette con gamba alla seconda, arabesque, gran jete, attitude”. 

A postare il video è la “Leap of Dance Academy”. “Con pochissime o nessuna risorsa – scrivono dall’Accademia – i nostri bambini si stanno allenando per essere il meglio che possono. Chi non ne sarebbe orgoglioso? Quale insegnante non pregherebbe per avere degli studenti che mostrano così tanta voglia di imparare? Bambini che sono pronti a ballare in qualunque condizione”. “Immagina  – concludono – che cosa potremmo ottenere se avessimo di più”.Lasciando spazio all’inventiva, la trasformazione o la consapevolezza
del sentire-bambino bisognava partire da un’importante premessa: il
gioco. perché il bambino, a differenza dell’adulto riesce
a trovare l’elemento divertente in quello che può sembrare, ai nostri
occhi “grandi”, il nulla o ancora peggio un disastro. 

Speriamo che la storia di questo ragazzo si trasformi in una favola a lieto fine, come accaduto a Luis Fernando Regoche dalle favelas brasiliane, ora  si esibisce al Teatro Bolshoi di Mosca, il corpo di ballo più importante al mondo. 

Perché il talento certe volte supera anche le barriere più difficili.