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Diritti umani

Nigeria, 70 organizzazioni non governative chiedono la revoca del #TwitterBan

Settanta organizzazioni non governative, nigeriane africane e internazionali hanno espresso pubblicamente la loro ferma condanna nei confronti della decisione, presa il 4 giugno dal ministro dell’Informazione della Nigeria, di mettere al bando Twitter. La decisione, assunta dopo che Twitter aveva cancellato un controverso post del presidente Muhammadu Buhari, rappresenta una clamorosa violazione del diritto alla…

Settanta organizzazioni non governative, nigeriane africane e internazionali hanno espresso pubblicamente la loro ferma condanna nei confronti della decisione, presa il 4 giugno dal ministro dell’Informazione della Nigeria, di mettere al bando Twitter.

La decisione, assunta dopo che Twitter aveva cancellato un controverso post del presidente Muhammadu Buhari, rappresenta una clamorosa violazione del diritto alla libertà d’espressione, tutelato dalla Costituzione nigeriana e dai trattati internazionali sottoscritti dalla Nigeria.

I fornitori di servizi Internet hanno dovuto bloccare l’accesso a Twitter, i mezzi d’informazione sono stati obbligati a disattivare i loro account e, soprattutto, milioni e milioni di persone sono state private all’improvviso di un potente strumento di informazione e di mobilitazione, come ha dimostrato lo scorso anno la campagna #EndSARs per chiedere lo scioglimento del famigerato reparto speciale anti-rapine della polizia federale.

Il governo ha anche minacciato procedimenti penali nei confronti di chi cercherà, aggirando il divieto, di collegarsi a Twitter.

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