Il ritiro delle forze americane dal Niger è stato completato prima della scadenza prevista, concludendo il processo avviato il 19 maggio 2024. Le forze statunitensi, che comprendevano circa 1.000 persone distribuite tra le basi di Niamey e Agadez, hanno lasciato il Paese in conformità con un accordo tra il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il Ministero della Difesa Nazionale del Niger. Questo ritiro si è svolto senza intoppi grazie alla stretta collaborazione e comunicazione tra le forze armate dei due Paesi, dimostrando l’impegno comune a rispettare gli accordi presi e garantire una transizione sicura e ordinata.
L’accordo di ritiro era stato firmato dopo che il 16 marzo il Niger aveva denunciato con effetto immediato gli accordi di difesa con gli Stati Uniti. Per assicurare un’uscita ordinata, è stato istituito un comitato di supervisione che ha monitorato il ritiro, completato ben prima della scadenza del 15 settembre.
La base aerea 201 di Agadez, potenziata dagli Stati Uniti per supportare la cooperazione in materia di difesa e le operazioni antiterrorismo nella regione, ha visto negli ultimi dieci anni la presenza di truppe statunitensi che hanno addestrato le forze nigerine e sostenuto missioni contro gruppi come lo Stato islamico e al-Qaeda.
Dopo il ritiro delle forze francesi nel dicembre 2023, dovuto alla denuncia degli accordi militari da parte delle nuove autorità militari del CNSP (Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria), anche la Germania si prepara a ritirare i suoi soldati entro il 15 agosto 2024, segnando la fine della cooperazione militare con il Niger dopo il fallimento dei negoziati con le autorità di Niamey.
Nonostante il ritiro, gli Stati Uniti e il Niger continueranno a mantenere relazioni diplomatiche attive, lavorando insieme per plasmare il futuro delle loro relazioni bilaterali.
