In Namibia, un gruppo di discendenti dei Batswana si sta preparando a tornare nella loro terra d’origine dopo aver rinunciato alla cittadinanza namibiana alcuni anni fa. Questi individui verranno trasportati il 23 agosto al confine tra Namibia e Botswana, precisamente al posto di frontiera di Dobe, vicino a Gam. L’ombara della casa reale di Kambazembi, Sam Kambazembi, ha dichiarato che il gruppo ha già preso tutte le misure necessarie per il rimpatrio, in accordo con il governo del Botswana. Il governo namibiano, da parte sua, ha predisposto le condizioni per ricevere il gruppo e ha lavorato, tramite il Servizio Nazionale per la Gioventù, per preparare un appezzamento di terra di 21 ettari a Gam dove le famiglie rimpatriate potranno stabilirsi.
I Batswana (Tswana o, al singolare, Motswana e, al plurale, Batswana), di cui questi discendenti fanno parte, sono un gruppo etnico originario dell’area geografica che oggi comprende il Botswana e parti della Namibia. Durante l’era coloniale tedesca in Namibia, nota all’epoca come Africa Sud-Occidentale Tedesca, molti Batswana e altre popolazioni indigene furono costretti a fuggire per sfuggire alle persecuzioni e alla violenza. La fuga verso il Botswana fu particolarmente intensa durante e dopo la battaglia di Ohamakari nel 1904, un conflitto che vide la rivolta degli Ovaherero e dei Nama contro il dominio coloniale tedesco. La repressione di questa rivolta da parte delle forze tedesche, sotto il comando del tenente generale Lothar von Trotha, culminò in un genocidio in cui circa 65.000 Ovaherero furono uccisi.
Oggi, i discendenti di quei Batswana che fuggirono si trovano a dover affrontare un nuovo capitolo nella loro storia, tornando in Namibia per ristabilire legami con la loro terra ancestrale. Questo rimpatrio rappresenta un evento di grande rilevanza storica e simbolica per le comunità coinvolte, segnando la conclusione di un esilio che dura da oltre un secolo.