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Cabo Delgado - Mozambico. Photo Credit: Afp

Mozambico, terrorismo, gas e mercenari. Un film già visto

Sembra di rivedere un film già visto. Gli attacchi terroristici che hanno preso di mira la regione di Cabo Delgado non hanno avuto limiti, la ferocia degli jihadisti è andata ad aumentare con il tempo, le mire della componente ne è la riprova: è di oggi la notizia dell’uccisione della suora comboniana italiana, Maria Coppi, a Chipete.

Al-Sunna wa Jama’a (Aswj) -conosciuto agli inizi come Al-Shabaab, proprio come il gruppo johadista somalo, anche se il primo far riferimento all’Isis mentre il secondo è legato ad Al Qaeda – è un gruppo relativamente giovane, sale alle cronache infatti il 5 ottobre 2017 quando prende di mira tre stazioni di polizia nella città di Mocimboa da Praia.

Membri di Al-Sunna wa Jama’a (Aswj). Photo Credit: Plataforma.
Membri di Al-Sunna wa Jama’a (Aswj). Photo Credit: Plataforma.

Cabo Delgado è una regione molto ricca di risorse, soprattutto petrolifere, ma la povertà è dilagante. La regione al nord del paese è il brodo di coltura nel quale viene a crearsi e prospera Al-Sunna wa Jama’a, che oggi punta al centro del paese mettendo a rischio la stabilità della nazione e gli interessi di alcune multinazionali del campo energetico che nella regione del nord fanno affari.

Cabo Delgado è una delle quattro province mozambicane dove l’insicurezza alimentare colpisce il maggior numero di persone in percentuale rispetto alle altre. Al suo interno, gli attacchi terroristici hanno provocati più di 3000 morti e ben 700mila sfollati interni.

La gente fugge, scappa dall’orrore, andando ad esacerbare una crisi alimentare di per sé già grave.

Il governo di tutta risposta, non essendo in gradi di fronteggiare il gruppo terroristico ha riposto le proprie speranze prima in alcune compagnie di mercenari, la Wagner russa ed una compagnia sudafricana, che però hanno riportato successi parziali, in un lascia e prendi di territori prima occupati, poi parzialmente ripresi, infine persi definitivamente in uno scenario di guerriglia mordi e fuggi che ha definitivamente sconquassato la regione.

Mercenari della Wagner in Africa
Mercenari della Wagner in Africa

Maputo ha quindi chiesto aiuto alle forze ruandesi ben addestrate e disciplinate che in pochi giorni le truppe ruandesi conquistano Mocimboa da Praia, porto strategico e roccaforte di Al-Sunna wa Jama’a dal 2017, mettendo al sicuro le aree di interesse economico.

Truppe ruandesi e mozambicane in pattuglia congiunta
Truppe ruandesi e mozambicane in pattuglia congiunta

Successivamente nell’area sono arrivate anche le truppe della Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (Southern African Development Community – SADC), accolte con tutti gli onori dal Presidente mozambicano Filipe Nyusi.

Le multinazionali ovviamente ringraziano. La ripresa del territorio e la sua messa in sicurezza sono fattori centrali: nella zona sono stati investiti miliardi di dollari e le compagnie fanno affari d’oro. In questo lasso di tempo hanno dovuto interrompere le attività di estrazione, perdendo milioni di dollari di ricavi. Hanno mal digerito l’inattività del governo e le pressioni sono man mano andate ad aumentare fino alla comparsa dei primi mercenari sul campo.

Ma tutto ha un prezzo. L’aiuto del Rwanda, che forse spera di mettere mano su uno dei siti di estrazione di gas di Cabo Delgado, il rinnovo della missione della Sadc, annunciato il 18 Agosto a Kinshasa.

Il prezzo può essere determinato da affari o da componenti politiche: non a caso gli attacchi terroristici, come sottolineato da alcuni analisti, hanno avuto un picco proprio durante il vertice di Kinshasa tra gli stati appartenenti alla comunità di sviluppo dell’Africa meridionale.

Una domanda sorge spontanea però: ma dei civili, degli sfollati, dell’insicurezza alimentare, cosa se ne è fatto? 

L’area rimane tra le più trascurate del paese, tra le più povere e quella a maggioranza islamica. Un mix di fattori che rende bene l’idea del perché rimane la roccaforte del gruppo jihadista.

E’ stata tra le regioni che hanno sofferto maggiormente le conseguenze della guerra civile d’indipendenza e di quella civile che ha insanguinato l’intero paese dal 1977 al 1992 ed oggi è quella con il più alto tasso di malnutrizione infantile, di analfabetismo, di disoccupazione.

La risposta è qui: i civili sono i titoli di cosa di un film lunghissimo, uno di quelli che riportano gli orrori e le nefandezze di una guerra senza fine, che si svolge in un paese bellissimo. Le brutture della guerra in mezzo alla natura mozzafiato.

Gli esseri umani passano, muoiono, scorrono senza che nessuno vi badi, senza che nessuno mostri quel minimo di interesse. Come i titoli di coda, di un film triste e senza fine.

Cabo Delgado - Mozambico. Photo Credit: Afp
Cabo Delgado – Mozambico. Photo Credit: Afp

 

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