La Germania ha concluso un importante accordo migratorio con il Kenya per attrarre lavoratori qualificati, in particolare nel settore IT, al fine di affrontare la crescente carenza di manodopera nel paese. Questo accordo si inserisce in una strategia più ampia del governo tedesco, che ha già firmato trattati simili con l’India e la Georgia e sta negoziando con altre nazioni come la Moldavia, il Kirghizistan e le Filippine.
Durante una conferenza stampa a Berlino, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha elogiato il Kenya per il suo “incredibile numero di specialisti informatici altamente qualificati” e ha sottolineato il valore dell’innovazione e della creatività di un paese giovane, con un’età media di soli 20 anni. L’accordo prevede che lavoratori specializzati e giovani keniani possano venire in Germania per formarsi e lavorare, contribuendo così a ridurre la carenza di manodopera che sta influenzando negativamente l’economia tedesca. Scholz ha ribadito che la Germania deve mantenere la sua apertura al mondo per continuare a prosperare, ma ha anche sottolineato la necessità di contrastare l’immigrazione clandestina, introducendo misure per il rimpatrio efficace di coloro che non soddisfano i requisiti per il soggiorno legale.
Nonostante l’importanza dell’accordo, una controversia è sorta poco dopo la firma, quando il presidente keniano William Ruto ha dichiarato che l’intesa avrebbe creato 250.000 nuove opportunità di lavoro per i giovani del Kenya. Questa affermazione è stata rapidamente smentita dal Ministero federale degli Interni tedesco, che ha chiarito che l’accordo non prevede alcun numero o quota specifica di lavoratori. In un comunicato, il governo tedesco ha precisato che l’accordo non modifica i severi requisiti previsti dalla legge sull’immigrazione qualificata della Germania, che tutti i candidati devono rispettare per poter lavorare legalmente nel paese.
Ruto aveva anche annunciato che il primo reclutamento dei lavoratori keniani sarebbe avvenuto entro il 27 settembre 2024, dimostrando l’entusiasmo della popolazione keniana per le nuove opportunità offerte dall’accordo. Inoltre, il presidente keniano ha espresso fiducia nella qualità della manodopera del suo paese e ha evidenziato che le aziende tedesche trarranno grandi benefici dalla cooperazione con lavoratori altamente qualificati e ben formati.
L’accordo protegge i lavoratori keniani dallo sfruttamento, garantendo che siano assunti in conformità con le leggi tedesche e che ricevano una retribuzione equa. Inoltre, facilita l’immigrazione legale di specialisti IT, anche in assenza di qualifiche formali, a condizione che le loro competenze siano riconosciute e approvate dalle autorità tedesche.
L’accordo rappresenta un’opportunità significativa per il Kenya, ma la Germania ha ribadito che non ci sono promesse di numeri specifici di lavoratori e che i requisiti d’ingresso restano rigorosi. Questo trattato si inserisce in una serie di accordi che la Germania sta negoziando per affrontare una carenza di manodopera qualificata in settori chiave, mirando a bilanciare l’apertura all’immigrazione legale con misure più stringenti contro quella illegale.