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Kenya, Alta corte di Nairobi sospende chiusura dei campi di Dadaab e Kakuma

L’Alta corte di Nairobi, in Kenya, ha sospeso la decisione del governo di chiudere i due campi di Dadaab e Kakuma, che ospitano centinaia di migliaia di rifugiati provenienti dai Paesi vicini. Il giudice Antony Mrima, secondo quanto riporta la stampa di Nairobi, ha emesso un ordine temporaneo della durata di 30 giorni che accoglie la denuncia legale presentata dal deputato di opposizione ed ex candidato alla presidenza Peter Gichira per chiedere la revoca della chiusura dei due campi. Gichira, che e’ anche un avvocato, sostiene che la direttiva di chiudere i due campi violi la Costituzione del Kenya, nonche’ le leggi e i trattati internazionali in materia di protezione dei diritti dei rifugiati. “La minaccia di chiusura dei campi e il rimpatrio forzato offendono tutti quegli strumenti legali internazionali che proteggono i rifugiati cosi’ come quelli che proibiscono la tortura, la crudelta’, i trattamenti degradanti e inumani”, ha detto Gichira nella sua deposizione in tribunale, aggiungendo che qualsiasi rimpatrio di rifugiati debba avvenire su base volontaria e senza alcuna indebita influenza o pressione.

Il mese scorso il ministero dell’Interno del Kenya aveva concesso all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) un termine ultimo di 14 giorni – che si e’ conclusi mercoledi’ scorso – per elaborare un piano per la chiusura dei campi, affermando che non ci fosse spazio per ulteriori negoziati. Il governo del Kenya da anni progetta la chiusura del campo di Dadaab, situato nei pressi del confine con la Somalia, definendolo fonte di insicurezza in quanto “terreno di reclutamento” per i combattenti del gruppo jihadista di al Shabaab e base di partenza per gli attacchi all’interno del territorio del Kenya. Un tribunale keniota nel 2017 ha tuttavia revocato la chiusura di Dadaab, affermando che il rimpatrio dei rifugiati in Somalia non fosse sicuro. L’ultima richiesta del governo all’Unhcr e’ considerata da diversi osservatori come una rappresaglia contro la Somalia per aver insistito nel perseguire presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) de L’Aia la disputa relativa al confine marittimo contestato tra i due Paesi, caso che le autorita’ di Nairobi chiedono che venga risolto in via extragiudiziale. Il campo di Dadaab, situato nell’est del Kenya, ospita piu’ di 200 mila rifugiati prevalentemente somali, mentre quello di Kakuma, nel Kenya settentrionale, ospita quasi 200 mila rifugiati e richiedenti asilo, la maggior parte provenienti dal Sud Sudan.

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