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Diritti umani

Guinea, la Giornata delle sparizioni forzate dedicata a due attivisti scomparsi dal 9 luglio

Degli attivisti Oumar Sylla e Mamadou Billo non si sa più nulla dal giorno dell’arresto.

In occasione del 30 agosto, Giornata internazionale delle vittime di sparizione forzata, Amnesty International e altre 16 organizzazioni per i diritti umani hanno sollecitato le autorità della Guinea a indagare immediatamente sulla sorte di due attivisti del Fronte per la difesa della Costituzione, Oumar Sylla e Mamadou Billo, dei quali non si sa nulla dal 9 luglio, giorno dell’arresto.
Secondo un altro esponente del Fronte, arrestato con loro ma scarcerato il giorno dopo, Sylla e Billo sono stati fermati dalla gendarmeria e trasferiti in custodia delle forze speciali e sottoposti a tortura. Potrebbero trovarsi in stato di detenzione sull’isola di Kassa.
Il 9 luglio Sylla aveva invitato attraverso le piattaforme social a mobilitarsi, due giorni dopo, vestendosi di rosso per protestare contro il carovita, la chiusura degli organi d’informazione indipendenti e le continue interruzioni della fornitura di energia elettrica.
Sia lui che Billo sono stati più volte perseguitati per il loro attivismo: sotto il regime di Alpha Condé, poi durante l’interregno del Comitato nazionale per lo sviluppo al potere dal luglio 2022 al maggio 2023 fino all’attuale giunta militare.
Com’è tipico nei casi di sparizione forzata, le autorità sostengono che Sylla e Billo non sono stati arrestati e potrebbero essere stati vittime di un rapimento.
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