Stava soltanto cercando di dimenticare per un momento la guerra. Aveva indossato i suoi pattini rosa ed era andata a provarli su quella strada piena di detriti e proiettili nel centro di Gaza. L’attacco aereo non ha avuto pietà di lei, ha interrotto il suo attimo di spensieratezza. L’hanno portata così all’ospedale, ancora con i suoi pattini ai piedi.
Cercano di giocare i bambini di Gaza, di diffondere la gioia con i loro girotondi innocenti in mezzo alla rovina, tra le macerie della loro terra martoriata e del loro futuro incerto. Stanno soffrendo l’inimmaginabile i bambini di Gaza, che ancora si rincorrono per la strada, ma che vengono rincorsi e braccati da adulti in divisa, non per gioco, però.
L’immagine mostra due soldati israeliani mentre inseguono due bambini che stavano giocando per la strada.
Mentre le scuole da noi stanno per ricominciare, nella Striscia i bambini non andranno a scuola. Privati di tutto, dell’istruzione, della spensieratezza, del diritto al gioco, patiscono la fame, la sete, le sistemazioni precarie, i continui dislocamenti, i bombardamenti e le sirene continue.
I loro sogni sono ormai trasformati in incubi. Quale sarà il futuro di questi bambini?
