vai al contenuto principale

Funerali di stato per Attanasio e Iacovacci: strappati alla vita da violenza stupida e feroce

“Luca, Vittorio e Mustapha sono stati strappati da questo mondo dagli artigli di una violenza stupida e feroce, che non porterà nessun giovamento ma solo altro dolore; dal male viene solo altro male”. Con queste parole cariche di emozione il cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis, ha iniziato l’omelia per le esequie di Stato dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un agguato nella Repubblica democratica del Congo. I funerali si sono svolti oggi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma.
Oltre al presidente del consiglio Mario Draghi nella Basilica romana erano presenti le più alte cariche dello Stato, dai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati in rappresentanza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Roberto Fico, fino a diversi esponenti del governo: tra gli altri il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti. Presenti anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi e i capi di Stato maggiore delle Forze Armate.
Grande compostezza delle famiglie, che si sono ritrovate unite dallo stesso dolore.
In particolare delle rispettive compagne delle vittime dell’atroce attentato.
Zakia Seddiki, la moglie dell’ambasciatore Attanasio, con grandi occhiali neri, era aveva accanto con le loro tre bambine. All’uscita si è chinata a prendere in braccio una delle tre figliolette in un gesto di estrema dolcezza.
Compostezza e grande commozione anche per Domenica Noli, la fidanzata del carabiniere Vittorio Iacovacci con il quale avrebbe dovuto sposarsi in giugno.
“Vengono in mente le parole di rammarico di Gesù – ha proseguito il vicario l’omelia – Se trattano cosi il legno verde, che ne sarà di quello secco?’ Se questa è la fine degli operatori di pace, che ne sarà di tutti noi?”.
“La violenza sta tornando di moda in ogni ambiente e in ogni latitudine, non è solo qualcosa che si manifesta nel nord est del Congo, lontano da qui: spesso la violenza che si annida nel fondo dell’anima si camuffa da insensibilità, occorre smascherare il germe dell’indifferenza violenta che è nei cuori e dire è un problema mio” ha sottolineato il cardinale vicario di Roma.
“Questi nostri fratelli – ha poi concluso – hanno deciso come Ester di compromettersi con l’esistenza degli altri, anche a costo della propria vita”.
Tante lacrime e commozione per funerali di stato ridimensionati per via delle restrizioni Covid ma partecipati. Le due bare avvolte dal Tricolore, sono state portate a spalla da sei carabinieri del 13esimo Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, lo stesso di Iacovacci. Picchetto d’onore, l’esecuzione del “silenzio”, la recita – commossa – della preghiera del carabiniere, proprio dall’appuntato che andrà a sostituire in Congo l’amico e collega Vittorio.
Tante le persone nella piazza della Repubblica, pur nel rispetto delle norme anti-covid, che hanno salutato i due feretri con lunghi e commossi applausi.

Torna su