Skip to content
Diritti umani

Etiopia, un esempio da manuale di come i conflitti restino senza giustizia

Una scuola trasformata in un sito per sfollati a Shire, nella regione del Tigray in Etiopia, ospita migliaia di sfollati interni. Foto: IOM/Kaye Viray

Gli organismi per i diritti umani africani e internazionali non hanno preso ancora alcun provvedimento significativo riguardo al conflitto armato scoppiato nella regione di Amhara in Etiopia un anno fa. Le denunce delle atrocità commesse nella regione del Tigrè, emerse per la prima volta tre anni e mezzo fa, così come le violazioni in corso…

Gli organismi per i diritti umani africani e internazionali non hanno preso ancora alcun provvedimento significativo riguardo al conflitto armato scoppiato nella regione di Amhara in Etiopia un anno fa.

Le denunce delle atrocità commesse nella regione del Tigrè, emerse per la prima volta tre anni e mezzo fa, così come le violazioni in corso nel prolungato conflitto armato in Oromia rimangono in gran parte senza una risposta.
Un mese fa il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha detto in parlamento che l’esercito federale non ha commesso né commette massacri.
In questo modo, ha dichiarato oggi Amnesty International, a milioni di persone in Etiopia viene continuamente negata giustizia. Sin dall’inizio dello scoppio dell’ultimo conflitto nella regione di Amhara, un anno fa, le violazioni dei diritti umani sono proseguite senza sosta e senza alcun passo in avanti verso l’accertamento delle responsabilità.
Gli organismi per i diritti umani africani e globali sono stati istituiti per prevenire e reagire alle gravi violazioni dei diritti umani e ai crimini di diritto internazionale, garantire che i responsabili siano chiamati a risponderne ed ergersi contro chi si oppone alla giustizia ed evade le responsabilità. In Etiopia stiamo assistendo a un totale fallimento nel mantenere questi impegni: un pericoloso precedente globale per chi intende rimanere impunito per i crimini commessi.
Articoli correlati
Torna su