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Etiopia passa nuova legge: un milione di rifugiati potranno lavorare

L’Etiopia ha approvato una legge con cui ha dato a quasi un milione di rifugiati il diritto a lavorare e vivere fuori dai campi, con l’obiettivo di dare loro maggiore dignita’ e ridurre la dipendenza dagli aiuti stranieri. L’Etiopia è il secondo Paese africano con la piu’ ampia popolazione di rifugiati dopo l’Uganda: ospita infatti quasi un milione di persone fuggite da conflitti, siccita’ e persecuzioni nei Paesi vicini quali il Sud Sudan, il Sudan, la Somalia e l’Eritrea. Molti di questi rifugiati – alcuni dei quali si trovano nel Paese da tempo e’ hanno figli nati in Etiopia – vivono prevalentemente all’interno dei 20 campi che li ospitano. La maggior parte di loro non ha attualmente il permesso di lavorare. “Siamo felici di informare che la nuova legge sui rifugiati è stata promulgata dai rappresentanti della Camera dei popoli della Repubblica democratica federale d’Etiopia”, ha dichiarato l’Amministrazione etiopica per i rifugiati e gli affari dei rimpatriati (Arra). La maggior parte dei 25 milioni di rifugiati nel mondo sono ospitati in Paesi in via di sviluppo, in campi poco serviti a causa della carenza di fondi che li lascia spesso senza beni e servizi di prima necessita’ quali cibo o istruzione. La nuova legge è in linea con l’impegno dell’Etiopia nei confronti del Global Compact of Refugees dell’Onu, adottato dai leader mondiali lo scorso dicembre per aumentare l’autosufficienza dei rifugiati e alleviare la pressione sulle nazioni che li ospitano. La legge permetterà ai rifugiati di uscire dai campi, frequentare scuole regolari e viaggiare e lavorare in tutto il Paese. Potranno inoltre registrare regolarmente nascite, matrimoni e decessi e avranno accesso a servizi finanziari come conti bancari.

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