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Etiopia, l’Oms chiede accesso umanitario illimitato nella regione del Tigray

L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) continua a chiedere un accesso umanitario illimitato al Tigre’ per i milioni di persone che ne hanno un disperato bisogno e rinnova il proprio appello alla comunita’ internazionale affinche’ presti la giusta attenzione a questa crisi, la cui unica soluzione e’ la pace. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che nel suo briefing settimanale con la stampa ha auspicato che i colloqui di pace tenuti in Sudafrica possano portare ad una risoluzione “pacifica e duratura” del conflitto. “Questa settimana segna due anni dall’inizio dell’assedio del Tigre’. Anche le regioni di Afar e Amhara sono colpite dal conflitto, ma l’Oms e i nostri partner hanno accesso a quelle regioni e sono stati in grado di fornire aiuti umanitari. Tuttavia, la situazione umanitaria nel Tigre’ rimane catastrofica. Come ho detto di recente, l’assedio di 6 milioni di persone da parte delle forze etiopi ed eritree e’ la peggiore crisi umanitaria al mondo. Dall’inizio dell’assedio cibo, medicine e altri servizi di base vengono utilizzati come armi. Sono passati piu’ di due mesi da quando gli ultimi aiuti umanitari hanno raggiunto il Tigre’. Ma anche prima, gli aiuti che ha raggiunto il Tigre’ sono stati un rivolo, non abbastanza per soddisfare i bisogni”, ha affermato Tedros. “Ora un gran numero di sfollati sta arrivando o si sta dirigendo verso il capoluogo regionale Macalle’. La maggior parte delle agenzie Onu e delle Ong hanno ora lasciato le citta’ nel nord-est della regione a causa di problemi di sicurezza. Alcuni partner sanitari hanno chiuso perche’ non possono accedere ai fondi, al carburante e ad altre forniture di cui hanno bisogno”, ha concluso il dg dell’Oms.

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