L’influenza di Pechino in Africa si fa sentire in modo costante, facendo leva su grossi progetti ed investimenti in infrastrutture. Questa volta è il caso di eSwatini, il piccolo stato africano partner ed alleato di Taiwan. Cina, Taiwan ed eSwatini, un intreccio storico estremamente importante e delicato, ma perché? Le relazioni diplomatiche tra eSwatini e Taiwan risalgono al 16 settembre 1968, quando eSwatini ha riconosciuto ufficialmente la Repubblica di Cina (Taiwan) al posto della Repubblica Popolare Cinese. Da allora, i due paesi hanno mantenuto rapporti diplomatici formali, con eSwatini che dispone di un’ambasciata a Taipei e Taiwan che ha una propria ambasciata a Mbabane.
eSwatini è attualmente l’unico paese africano a riconoscere ufficialmente Taiwan, come una nazione sovrana, una posizione che va controcorrente rispetto alla maggior parte degli Stati africani, che nel tempo hanno allineato le loro politiche estere con la Cina. Questo riconoscimento è una spina nel fianco per Pechino, che considera Taiwan una provincia ribelle, senza diritto di intrattenere relazioni diplomatiche indipendenti. La Cina ha esercitato una crescente pressione su eSwatini affinché rompa i suoi legami con Taipei, un tema che è riemerso con forza durante il recente vertice del Forum di Cooperazione Cina-Africa.
Mentre 53 Paesi africani partecipavano all’incontro di Pechino, eSwatini era l’unico grande assente. La Cina non ha fatto mistero del fatto che l’assenza di eSwatini è legata alla sua fedeltà a Taiwan. Pechino ha infatti invitato il piccolo regno africano a “riconoscere la tendenza globale” e a fare le “scelte corrette”. Il messaggio della Cina è chiaro: mantenere relazioni diplomatiche con Taiwan non può essere nell’interesse di eSwatini, né economico né politico, soprattutto considerando l’immensa influenza economica che la Cina esercita in Africa attraverso grandi investimenti.
La pressione su eSwatini è parte di una più ampia strategia cinese di isolamento diplomatico di Taiwan. La Cina, da decenni, cerca di convincere i pochi Paesi che ancora riconoscono ufficialmente Taiwan a cambiare schieramento. Nel contesto africano, questa campagna è stata particolarmente efficace: molti Stati hanno rinunciato ai legami con Taipei in cambio di promettenti accordi economici con Pechino. eSwatini, tuttavia, è rimasto fermo sulla sua posizione, rappresentando l’ultimo baluardo africano che sostiene Taiwan, un partner da cui riceve assistenza economica, sanitaria e formativa.
Tuttavia, la resilienza di eSwatini è messa a dura prova. L’attrazione della Cina è forte, con il paese asiatico che offre accesso a ingenti investimenti, assistenza allo sviluppo e opportunità di cooperazione su scala globale. Inoltre, il ruolo sempre più importante della Cina nel commercio africano e la sua influenza nei forum internazionali rendono difficile per eSwatini ignorare le potenziali opportunità di allinearsi con Pechino. eSwatini, un piccolo regno con limitate risorse, potrebbe trovarsi in una posizione delicata, costretto a scegliere tra la fedeltà a un vecchio alleato e le prospettive di crescita economica che deriverebbero dall’apertura verso la Cina.
Nonostante le pressioni, la relazione tra eSwatini e Taiwan sembra resistere, in parte grazie al sostegno economico e diplomatico di Taipei. Taiwan ha fornito aiuti significativi a eSwatini, inclusi contributi nel campo della sanità, come l’invio di personale medico e forniture essenziali. Tuttavia, il futuro di questa alleanza rimane incerto. Pechino non sembra intenzionata a rallentare la sua campagna diplomatica contro Taiwan e, con ogni nuovo accordo di cooperazione firmato tra Cina e Africa, eSwatini rischia di restare ulteriormente isolato nel continente.
Pechino continua a esercitare pressione affinché eSwatini rompa i suoi legami diplomatici con Taiwan, sottolineando che questa alleanza non è nel migliore interesse del regno africano. Allo stesso tempo, la relazione tra eSwatini e Taiwan rappresenta una resistenza simbolica a Pechino, un esempio di come piccoli Stati possono sfidare la crescente influenza globale della Cina.