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Egitto, prigioniero di coscienza in carcere da 4 anni e mezzo rischia la vita

Abdelmoniem Aboulfotoh, ex candidato alla presidenza dell’Egitto nel 2012, fondatore e presidente del partito Misr al-Qawia, sta scontando una condanna a 15 anni di carcere, emessa il 29 maggio 2022 da un tribunale d’emergenza, per aver criticato il presidente al-Sisi nel corso di alcune interviste.

Fiaccato da quattro anni e mezzo di prigionia (è stato arrestato il 14 febbraio 2018) nel carcere di Tora, il settantunenne Aboulfotoh è in pericolo di vita. Al diabete, alla pressione alta e all’ipertrofia prostatica si sono aggiunti, negli ultimi due mesi, quattro attacchi di cuore.

La direzione del carcere si ostina a negargli cure mediche adeguate e ha persino rifiutato il ricovero in ospedale per un’operazione alla prostata, giudicata necessaria dai medici e i cui costi sarebbero stati coperti dalla famiglia.

Aboulfotoh è detenuto in una cella d’isolamento di due metri per tre, priva di un letto. Può uscirne per un’ora e mezza al giorno. Ma se le autorità egiziane non lo scarcereranno, rischia di uscirne definitivamente in una bara.

Credits foto Wikipedia

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