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Covid 19, ministri Finanze Africa del Sud chiedono investimenti per 30 miliardi di dollari

Per aiutare i Paesi in via di sviluppo a combattere gli effetti del Covid-19 e del cambiamento climatico i Paesi ricchi dovrebbero riassegnare tramite il Fondo monetario internazionale almeno 30 miliardi di dollari agli investimenti in Africa.
E’ l’appello lanciato oggi dai ministri delle Finanze di Ghana, Repubblica democratica del Congo (Rdc), Costa d’Avorio e Nigeria, che in una lettera aperta indirizzata agli omologhi del G20 riuniti oggi a Venezia hanno anche invitato le nazioni ricche ad aumentare il sostegno alla campagna di vaccinazione contro il Covid nei Paesi meno ricchi e sviluppati.
“Occorre) rendere disponibile il prima possibile la nuova emissione dei diritti speciali di prelievo (Dsp) promessa dall’Fmi e definire un percorso chiaro per la loro massima riallocazione e concessione di prestiti”, si legge nella lettera. “L’urgenza ora è accelerare l’erogazione di questi Dsp per evitare che l’attuale crisi di liquidita’ dei mercati emergenti che si trasformi in una crisi di insolvenza”, prosegue la missiva, firmata da Ken Ofori-Atta del Ghana, Zainab Shamsuna Ahmed della Nigeria, Nicolas Kazadi della Rdc e Adama Coulibaly della Costa d’Avorio.
I ministri chiedono inoltre ai leader del G20 a prestare almeno 30 miliardi di dollari di quel denaro a un nuovo Fondo di liquidita’ e sostenibilita’ (Lsf) e al Meccanismo di stabilita’ africano. “Cio’ dovrebbe catalizzare gli investimenti in Africa, ridurre i premi di liquidita’ sui titoli di Stato offerti dai paesi a medio reddito e incentivare gli investimenti verdi e legati alla sostenibilita’”, afferma la lettera. Secondo i firmatari, i Paesi ricchi devono inoltre aumentare il loro sostegno alle campagne di vaccinazione contro il coronavirus. “Solo a giugno c’è stata una carenza di 290 milioni nella fornitura di vaccini. Abbiamo davvero bisogno di un miliardo di dosi donate nei prossimi mesi”, hanno affermato i ministri delle Finanze. Il Consiglio esecutivo dell’Fmi ha approvato una nuova allocazione generale di diritti speciali di prelievo – la valuta ibrida dell’organismo – per un valore di 650 miliardi di dollari, la piu’ grande mai concessa nella storia del Fondo, per far fronte al fabbisogno globale di riserve di valuta durante la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19. Lo ha annunciato la direttrice generale dell’Fmi, Kristalina Georgieva, che in una nota ha osservato che la misura e’ stata approvata su sua proposta per far fronte “alla peggiore crisi dai tempi della Grande depressione”.
Si tratta, ha affermato, di un’iniezione di fiducia per il mondo intero. “L’assegnazione dei Dsp aumenterà la liquidità e le riserve di valuta di tutti i nostri paesi membri, creando fiducia e favorendo la resilienza e la stabilità dell’economia globale”, ha detto Georgieva, ricordando che nel 2009 un’allocazione di Dsp ha “contribuito in maniera significativa alla ripresa dalla crisi finanziaria globale”, dicendosi per questo “fiduciosa che questa nuova allocazione apportera’ un simile beneficio anche in questa fase”. Georgieva ha spiegato che ora sara’ suo compito “presentare la nuova proposta di allocazione di Dsp al Consiglio dei governatori dell’Fmi per una loro valutazione e eventuale approvazione, successivamente alla quale prevediamo che l’assegnazione dei Dsp sarà completata entro la fine del mese di agosto”. “L’allocazione di Dsp aiutera’ ogni paese membro del FMI – in particolare quelli più vulnerabili – e rafforzera’ la loro risposta alla crisi causata dal Covid-19”. “Nei mesi a venire ci impegneremo a discutere attivamente con i nostri membri delle soluzioni valide per la distribuzione volontaria di Dsp da parte dei paesi dotati di maggiori risorse a favore di quelli piu’ poveri e vulnerabili, aiutandoli nella ripresa dalla pandemia per ottenere una crescita resiliente e sostenibile, che contribuira’ inoltre a stimolare la ripresa economica globale”.

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