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Covid-19, continua il silenzio dei media mainstream sull’emergenza in Africa

Ancora una volta devo, dobbiamo denunciare il silenzio dei media mainstream sul coronavirus in Africa.
Intendiamoci in questo pesante e tragico momento è naturale e doveroso che la cronica italiana su dedichi prima di tutto all’Italia e al dramma delle sue regioni.
Ma poi i giornali, le tv e le radio fanno il il giro del mondo a cominciare dall’Europa (anche questo è comprensibile); poi si va in Asia dove tutto è cominciato (Cina e Corea) dopo di che si passa agli USA (anche questo è normale) e si fa una puntata in India. E qui finisce il giro del mondo. Africa questa sconosciuta! Egitto, Algeria, Tunisia, Libia, Marocco ??? Boh! Silenzio.
Figuriamoci poi se raccontiamo dell’Africa subsahariana (neri abituati alle pandemie che vuoi che sia è il sub pensiero) che vive lo stesso dramma che siamo vivendo noi ma che viene incomprensibilmente tagliata dalla narrazione globale. Perché ? Ci vorrebbe un saggio oppure tre giorni interi di convegno per dibattere i motivi dell’eclisse dell’Africa anche dentro un dramma che è planetario.
Ci vuole un nuovo ordine mondiale dell’alimentazione dell’informazione che illumini anche le periferie della globalizzazione.
E’ il senso della mia battaglia! Il motivo per il quale, potendo fare altro, ho dedicato anni e anni a fare il giornalista; il motivo per cui, potendo fare altro, ho scelto di insegnare all Università materie attinenti al continente dimenticato; il motivo per cui da deputato, potendo scegliere altre commissioni, ho scelto la commissione degli Esteri e di occuparmi di cooperazione internazionale (in verità sono stato anche nella commissione Politiche comunitarie e giustizia); il motivo per cui, potendo fare altro, sono andato a lavorare all’ONU ad occupare di questioni di sicurezza alimentare.
Ma cosa mai avrà fatto l’Africa all’Occidente, all’Italia e ai suoi intellettuali per tenerla così nell’olio ? “Terra incognita” dicevano i romani. Una barriera epistemologica, un’incapacità di conoscere le terre dell’<<hic sunt leones>> che dura fino ai nostri giorni. Fino a quando dureranno nella cultura alta e nell’inconscio collettivo occidentale il falso mito dell’Africa come continente senza storia. A me le storie africane le avrei raccontato anche se fossi nato in Trentino, biondo con gli occhi azzurri. E’ talmente affascinante e soprattutto è il futuro dell’Europa e dell’Italia.

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