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Covid-19, al via in Marocco la ‘vaccinazione di massa’ di 25 milioni di persone

E’ tutto pronto in Marocco per l’ambiziosa campagna di vaccinazione contro il coronavirus Sars-CoV-2, responsabile pandemia di Covid-19. L’obiettivo e’ inoculare il vaccino sull’80 per cento della popolazione adulta, pari a circa 25 milioni di persone, a partire da questo mese. Il Regno nordafricano ripone le sue speranze su due vaccini: uno sviluppato dalla cinese Sinopharm e l’altro dalla britannica Oxford University e AstraZeneca. Il primo – che non ha ancora completato tutti i test per dimostrare la sua efficacia e sicurezza – e’ stato approvato per l’uso di emergenza in alcuni paesi e la societa’ sta ancora conducendo studi clinici in fase avanzata in dieci nazioni. Il vaccino, assicurano le autorita’ di Rabat, non sara’ obbligatorio ma sara’ somministrato su base volontaria e sara’ totalmente gratuito.
Il vaccino AstraZeneca e’ ancora in fase di sperimentazione avanzata in paesi come la Gran Bretagna, e negli Stati Uniti non e’ stato ancora approvato. Il Regno Unito ha iniziato pochi giorni fa il programma di vaccinazione Pfizer-BioNTech, mentre sia gli Usa che l’Unione Europea stanno per distribuire i vaccini di fabbricazione occidentale una volta completate le procedure di sicurezza. Altri governi, tuttavia, stanno cercando di utilizzare vaccini gia’ in uso in Cina e Russia. Secondo l’ambasciatore russo in Algeria, Igor Belyaev, Mosca sarebbe pronta a produrre un vaccino contro il nuovo coronavirus direttamente sul territorio dell’Algeria. L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), da parte sua, sconsiglia di utilizzare i vaccini prima che siano completate tutte le fasi dei test, pur ribadendo che spetta ai singoli paesi decidere in base alle proprie necessita’ e urgenze interne.
Le prime iniezioni del vaccino anti-Covid in Marocco potrebbero arrivare a giorni, riferisce il sito web del giornale panaraba “Asharq al Awsat”, edito a Londra e di proprieta’ saudita. Il Marocco sta combattendo una recrudescenza dei contagi, con il numero di morti registrati a causa del virus che ha superato quota 6.000 vittime. Il governo di Rabat intende cominciare la campagna di vaccinazione subito dopo il nulla osta delle autorita’ di regolamentazione nazionali. La priorita’ andra’ al personale medico e ad altri operatori in prima linea, nonche’ agli anziani. Si iniziera’ con il vaccino Sinopharm, gia’ testato su 600 marocchini come parte degli studi clinici questo autunno, per il quale il Marocco ha ordinato 10 milioni di dosi. Le consegne iniziali arriveranno dalla Cina, ma anche il Marocco prevede di produrre il vaccino a livello locale, come riferito Abdelhakim Yahyan, alto funzionario del ministero della Salute, all’agenzia di stampa “Map”.
Nella sperimentazione marocchina del vaccino Sinopharm, condotta a Casablanca e nella capitale Rabat da agosto a novembre, volontari sani hanno ricevuto due dosi separate del vaccino. Nella sperimentazione avanzata, i volontari hanno ricevuto il vaccino o un placebo. Secondo il ministro della Salute, Abdelhakim Yahyan, i primi risultati hanno dimostrato che il vaccino e’ “sicuro ed efficace” e non stati riportati gravi effetti collaterali. Tuttavia, molti cittadini marocchini hanno messo in discussione la sicurezza del vaccino cinese sui social. L’iniezione di Sinopharm si basa su una tecnologia testata, che utilizza un virus “morto” per somministrare il vaccino, in modo simile a come vengono effettuate le vaccinazioni antipolio. I principali concorrenti occidentali, come il vaccino prodotto da Oxford e AstraZeneca, utilizzano una tecnologia piu’ recente e meno collaudata per colpire la proteina spike del coronavirus. In Cina, la compagnia Cnbg, sussidiaria statale di Sinopharm, ha somministrato il vaccino a 350.000 persone al di fuori dei suoi studi clinici.
L’operazione di immunizzazione di massa in Marocco includera’ 2.888 centri di vaccinazione e lo spiegamento di unita’ mobili per vaccinare le persone nelle fabbriche, negli uffici, nei campus universitari e nelle carceri. Il ministero della Salute ha detto che mobilitera’ oltre 12.000 professionisti sanitari e militari per garantire una rapida distribuzione. Il vaccino sara’ disponibile in una prima fase a coloro che sono a maggior rischio di contrarre il virus: professionisti sanitari, personale di sicurezza, operatori essenziali in settori vitali e persone affette da malattie croniche. Non e’ stata fissata una data precisa per il lancio, ma il ministro della Salute ha affermato: “Stiamo facendo del nostro meglio per farlo iniziare a meta’ dicembre”.

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