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Coppa d’Africa, al via oggi la competizione calcistica più importante del continente

E’ tempo di Coppa d’Africa, che comincia oggi in Camerun con la partita inaugurale fra i Leoni Indomabili e gli Stalloni del Burkina Faso, alle 17 locali, mentre tre ore dopo (sempre nello stesso stadio, il Paul Biya di Yaoundé) si affronteranno l’Etiopia, alla terza partecipazione negli ultimi 40 anni, e Capo Verde di Stopyra e Platini. Questi due giocatori, che calcisticamente si fanno chiamare così (i loro veri cognomi sono Santos Tavares e Soares), sono le due stelle degli Squali Blu, come viene chiamata in patria la selezione capoverdiana decisa a recitare il ruolo di sorpresa come già nel 2013, quando arrivò fino ai quarti di finale. Il Camerun invece punta dichiaratamente al titolo, che sarebbe il sesto della sua storia, forte anche dell’appoggio del pubblico: nonostante la minaccia del Covid, le autorità locali hanno stabilito che alle partite di Choupo-Moting e compagni possa assistere l’80% del pubblico, mentre per ogni altro match della fase a gironi la capienza massima sarà del 60%. A Yaoundé tutto è pronto, fuori dallo stadio è anche cominciato l’assedio dei venditori delle ‘vuvuzela’, in certe squadre sono all’opera anche gli immancabili stregoni, e non rimane che attendere il calcio d’inizio di una competizione per la quale il paese si fermerà, vista la passione che c’è per il calcio, unita nella circostanza alla certezza di vincere. Proprio la pressione sulla squadra di casa potrebbe essere l’asso nella manica delle altre due favorite del torneo, Egitto e Senegal. Ma anche nel caso di quest’ultima selezione la pressione potrebbe giocare brutti scherzi: infatti i Leoni del Téranga senegalesi il titolo continentale non l’hanno mai vinto, sfiorandolo invece nelle ultime due edizioni, chiuse al secondo posto alle spalle di Camerun (2017), e Algeria (2019). Così la Coppa d’Africa è diventata un’autentica ossessione, come ha ammesso lo stesso ct Aliou Cissé, e ciò potrebbe condizionare i vari Koulibaly, Mendy, Mane e Gueye. Con la mente più sgombra giocherà l’Egitto di Momo Salah, il miglior giocatore del continente, che vuole ripetere nella sua nazionale quanto di buono fa nel Liverpool. Alle spalle delle grandi favorite si piazzano i campioni in carica dell’Algeria e la Costa d’Avorio. I biancoverdi confidano su Mahrez e Bennacer, con il centrocampista del Milan che, nel 2019, fu nominato miglior giocatore del torneo. La Costa d’Avorio, invece, farà invece leva sul trio Kessié-Pepé-Boga. Più defilate le Super Aquile della Nigeria, che non potranno contare sul loro bomber Osimhen e giocheranno nello stesso girone dell’Egitto, a Garoua: sarà uno scontro fra potenze visto che complessivamente saranno in campo dieci titoli, i tre dei nigeriani e i sette dei Faraoni egiziani. E le altre? Le Pantere del Gabon sembrano aver perso mordente dopo l’annuncio delle positività al Covid di Aubameyang e Lemina, e il virus è un problema che sta affliggendo anche la Tunisia mentre il Marocco conta su Hakimi e sul trio del Siviglia composto dal portiere Bounou e dagli attaccanti Munir ed En-Nesyri. Nello stesso girone dei marocchini ci saranno un’altra titolata come il Ghana (quattro volte campione) e gli esordienti delle Isole Comore, che lunedì, quando giocheranno la loro prima partita (contro il Gabon), diventeranno il territorio più piccolo ad aver mai disputato il torneo. L’altra nazionale esordiente sono gli Scorpioni del Gambia, che per essere competitivi hanno attinto in Italia: infatti schiereranno i vari Omar e Ebrima Colley di Sampdoria e Spezia, Darboe della Roma, Musa Barrow del Bologna ma anche, provenienti dalla Serie C, Yusupha Bobb (Piacenza) e Sheikh Sibi (Virtus Verona)

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