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Cooperazione, un libro sull’Africa per sostenere “Operatori sanitari nel mondo”

<Q.E.A.: Questa è l’Africa>> è più di un libro.
Claudio Scatola e Ylenia Reale, medici volontari, raccontano il loro e l’impegno di decine di operatori sanitari che operano in Africa per alleviare le sofferenze del popolo africano.
“In Africa ci occupiamo soprattutto di malnutrizione acuta grave e moderata lavoriamo in Congo, Senegal, Burkina Faso, SierraLeone e abbiamo anche un piccolissimo ambulatorio in Kenya. E dal 2024 saremo anche in Nigeria” spiega l’animatore di Operatori sanitari nel mondo.
il ricavato di “Q.E.A” sarà devoluto ai progetti di assistenza che permettono di salvare migliaia di bambini dalla denutrizione.
“Se avessimo potuto prendere il dolore di quella donna e dividerlo in piccole parti per darlo a tutte le persone del mondo non saremmo riusciti ad alleviarlo comunque” racconta Claudio Scatola che sottolinea come “questo libro libro vuole mosteare le verità tenute nascoste dando la possibilità a chiunque lo leggerà di togliere le mani dagli occhi e iniziare a guardare davvero. Magari un giorno non sarà più necessario ricordare quanta sofferenza può nascondersi dietro all’indifferenza, alla ricchezza, alla violenza”.

”Questa è l’Africa” si può acquistare online al costo di 15 euro compreso spedizione
“Acquistando questo libro si garantiscono  40 panetti di cibo terapeutico e un flacone di latte F75, salvando la vita a un bambino” conclude Scatola.
“Operatori sanitari nel mondo” opera anche in Italia, con l’ambulatorio di Castel Volturno assistendo per lo più  migranti per strada lavoriamo molto con prostitute, transessuali e persone vittime di tratta.

Un progetto di aiuto e supporto alle vittime vulnerabili avviato da circa 24 mesi, nelle strade del litorale Domizio vicino all’ambulatorio di Castel Volturno, ha ormai raggiunto un grande traguardo. Fondamentale per il successo di questa iniziativa è il ruolo svolto da Fernanda Ferreira Sia Santos, una determinata mediatrice che, nonostante una vita non facile, ha scelto di dedicare gran parte del suo tempo ad aiutare le persone più bisognose, affiancata da Claudio Scatola, uno dei fondatori di OSNM (Operatori Sanitari nel Mondo) La sfida iniziale di sensibilizzare, curare e integrare le ragazze, i transessuali e i transgender nelle strade di Castel Volturno, dove spesso sono vittime di violenza, si sta dimostrando un dovere imprescindibile per il gruppo di volontari. Queste giovani persone, vittime di tratta e costrette alla prostituzione, si trovano spesso ad affrontare una falsa identità e a rinunciare alla giustizia e ai loro diritti umani. Il sistema oppressivo in cui vivono rappresenta un ostacolo difficile da abbattere, lasciando queste anime sofferenti e rassegnate. “Come gran parte di noi sappiamo le ragazze e i transessuali provenienti dalla Nigeria e dal Brasile fantasticavano sulle promesse di pace e una normale vita in Italia, ma spesso si ritrovano deluse” La mancanza di fiducia e di aiuto nella loro vita è travolgente, e cercare di avvicinarle per offrire supporto è stato uno degli ostacoli più difficili da superare. Il team ha concentrato i propri sforzi su obiettivi valutativi chiave, tra cui la prevenzione e la consapevolezza riguardanti l’HIV, l’AIDS e la SIFILIDE, promuovendo l’importanza di prevenire e curare queste malattie sessualmente trasmissibili. Grazie alle incessanti attività diurne e notturne, per le strade consegnano disinfettanti, saponi, preservativi e protezioni, fondamentali per proteggere queste persone vulnerabili dalla diffusione delle malattie. “Ogni giorno diventa più facile curare e spiegare loro l’importanza di proteggersi con un preservativo e prendersi cura della propria salute”, afferma con fiducia Claudio Scatola. “Queste ragazze, transessuali e transgender non hanno mai conosciuto qualcuno che si preoccupasse veramente per loro, della loro vita e della loro felicità. Ora sanno che non saranno più sole.” Il supporto offerto va oltre le cure mediche e si estende al fornire vestiario, alimenti e corsi di integrazione. Grazie a queste iniziative, si sta cambiando positivamente la vita di queste vittime, restituendo loro un sorriso e una speranza per il futuro. “La cosa più importante che sanno è che siamo qui per loro”, sottolinea Fernanda. L’obiettivo è ancora lontano, ma il gruppo di volontari è grato per il sostegno ricevuto dalla comunità. “Grazie a tutti voi che ci sostenete e ci permettete di continuare questa missione di amore e assistenza”, concludono Fernanda e Claudio con gratitudine. La lotta per la giustizia, la dignità e il benessere di queste persone vulnerabili continua senza sosta lasciando un segno indelebile nella vita di coloro che hanno ricevuto un aiuto tanto necessario”.
L’organizzazione si occupa di ginecologia, pediatria, sportello psicologico e sostiene più di 300 famiglie con alimenti, vestiario, materiale per la scuola.

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