vai al contenuto principale

Conclusa l’African European Youth Conference, un weekend di dibattiti tra Europa e Africa

Grande successo di pubblico in presenza e online per i sei panelaffrontati con l’African European Youth Conference a Torino. Un evento di alto livello che ha mosso riflessioni importanti sul futuro partenariato tra Unione europea e Unione africana. Tra gli ospiti il rapper italo-senegalese Fula HD, Pierrette Herzberger Fofanamembro del Parlamento Europeo, lo scrittore Abdullahi Ahmed, Chiara Adamo dalla Commissione europea e tanti altri speaker di portata internazionale .


Si è conclusa domenica sera
con gli ultimi momenti di scambio e con la stesura di un documento programmatico finale lAfricanEuropean Youth Conference, un evento di alto livello pensato da giovani voci europee e africane per parlare delle sfide future cheinteressano i due continenti. Fin da subito è emerso il bisogno dimostrare una panoramica delle relazioni tra Unione europea e Unione africana per ascoltare la voce dei più giovani, delle comunità straniere e delle diaspore africane in Europa. Come ha sottolineato più volte il direttivo di Y-idea e One hour for Europe, organizzatori dell’evento, “Sono i giovani che credono alle istituzioni, che lavorano con passione e dedizione spinti da un’idea comune di solidarietà e di amicizia tra i popoli. Rappresentanti delle diaspore africane in Europa, spesso vittime di mancanza di ascolto in società non sempre inclusive, sono state parte attiva all’evento. Persone con diverse nazionalità e provenienti da Paesi diversi per rappresentare tutte le parti in causa e dare un senso al dibattito, tenendo conto delle opinioni di tutti. In nome del dialogo e della comprensione reciproca per un futuro prospero tra i due continenti abbiamo voluto riunire anche associazioni, decisori politici, ong, rappresentanti di altri Paesi non europei come la Cina”.

Questo ha permesso di discutere in maniera ampiamente dibattuta dello stato attuale del partenariato tra Unione europea e Unione africana, ma anche del tema della Pace e della sicurezza che ben si sposa con un’analisi del panorama internazionale, tenendo conto di dinamiche che interessano direttamente tanto il continente africano quanto l’Europa.

La prima giornata dell’evento si è conclusa con un animato dibattito sul tema della migrazione e della mobilità con ospiti e speaker che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze dei limiti che il mondo dell’accoglienza europeo dimostra. “Bisogna smettere di dare l’Africa per scontata. Rappresentarla mi rende orgoglioso e mi sono ripromesso di  ritornare per le strade e riattivare il mio fuoco interiore e lottare per la mia gente senza frasi di convenienza” scrive il rapper italo-senegalese Oumar Sallsui suoi canali social dopo aver partecipato alla Conferenza.

In questa occasione molto partecipata tanti ospiti hanno preso parte all’evento durante il weekend, con un’affluenza importante anche in streaming grazie alla traduzione live in inglese, francese e italiano. Questa scelta ha permesso di facilitare l’interazione anche con persone che vivono al di fuori dell’Europa e non hanno avuto la possibilità di recarsi in presenza. Giornalisti, studiosi, centri di ricerca, studenti di scuole superiori e rappresentanti di organizzazioni e istituzioni si sono riuniti, manifestando un comune interesse rispetto al bisogno di promuovere narrazioni diverse sul continente africano.

La giornata di domenica, momento conclusivo, si è aperta con la discussione su sviluppo industriale e accesso all’energia sostenibile per continuare, dopo un momento di pausa pranzo, a discutere di società civile e inclusione, diritti umani,partecipazione dei giovani, cultura e cambiamento climatico. Anche qui l’evento ha registrato la presenza di speaker europei e africani tra cui Allan David Emolot del Consiglio consultivo continentale indipendente per i giovani dell’AfCFTA (ICOYACA), Musamba Mubanga, Senior Advocacy Officer in rappresentanza di Caritas Africa e Mahalmoudou Hamadoun, Direttore Generale del Centro Regionale del Clima AGRHYMET.

L’African European Youth Conference è stata anche l’occasione per consolidare la rete di realtà, istituzionali e non, che si sono riunite chiamate dal bisogno di rispondere alle sfide del futuro e che, insieme, hanno stilato il documento programmatico finale, frutto di spunti di riflessione dettati dagli speaker, del prezioso contributo di enti partner dell’evento e organizzatori e delledomande emerse nel corso delle due giornate per inviarlo a decisori politici, istituzioni, ong ed essere parte attiva dei cambiamenti necessari per il futuro.  

Torna su