Nelle ultime settimane, il Ciad ha registrato intense piogge che hanno causato gravi inondazioni in diverse province del paese, tra cui quella del Tibesti, situata nel deserto estremo a nord. Tra venerdì 9 e mercoledì 14 agosto, le inondazioni hanno provocato la morte di almeno 60 persone, come riferito dalle autorità locali. Il fenomeno ha colpito tutti e sei i dipartimenti della provincia del Tibesti, portando alla distruzione di migliaia di negozi e al danneggiamento di veicoli travolti dall’acqua piovana.
Le inondazioni nel Tibesti sono state descritte dai meteorologi locali come un evento raro, che si verifica ogni cinque-dieci anni. Questo fenomeno climatico eccezionale ha messo in ginocchio la regione, che non vedeva piogge di tale intensità da diversi anni. Anche il Ministro dell’Azione Sociale e della Solidarietà Nazionale, Fatimé Boukar Kossei, ha evidenziato la gravità della situazione durante una riunione d’emergenza nella regione della Grande BET, che comprende le province di Borkou, Ennedi e Tibesti.
Per far fronte a questa emergenza, il governo sta mobilitando cibo e aiuti per le vittime, ma la fornitura degli stessi è ostacolata dall’inaccessibilità di alcune aree colpite. Fatimé Boukar Kossei ha assicurato sulla sua pagina Facebook che è stato elaborato un piano di aiuti che verrà attuato immediatamente, nonostante le difficoltà logistiche.
La capitale del Ciad, Ndjamena, non è stata risparmiata dalle piogge torrenziali. Anche qui, il maltempo ha causato un innalzamento delle acque, costringendo alcuni residenti a evacuare le proprie abitazioni. Le piogge rappresentano un evento eccezionale, dato che nella regione non si registravano precipitazioni significative da più di tre anni.